La gioventù che partecipa.
“La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche avere un’opinione.
La libertà non è uno spazio libero.
Libertà è partecipazione”
(La libertà, Giorgio Gaber, 1972)
L’iniziativa “la gioventù che partecipa” è sorta in un modo molto semplice. Una compagnia di amici, perlopiù studenti e quasi tutti opitergini, si trovava spesso a parlare della politica locale e nazionale, delle cose che vanno e di quelle che non vanno nella nostra città e nel nostro paese, della società, di cosa si dovrebbe cambiare e di cosa invece si dovrebbe recuperare. Belle e stimolanti discussioni che portavano sempre a riflettere, qualche volta a rivedere le posizioni iniziali, a pensare. Il tutto, però, rimaneva all’interno di quegli stessi amici i quali cominciavano a sentirsi sempre più vicini in quanto accomunati dalle medesime idee e dai medesimi principi. C’erano tante buone intenzioni in tutto quel discutere, ma mancava la “voce”. C’erano tante buone opinioni in quelle conversazioni, ma mancava un modo per farsi sentire. Così, in modo spontaneo, quella compagnia di amici ha deciso di riunirsi e alla fine eccoci qui. Con questo sito vogliamo cominciare a farci sentire e ad informare. Quello che ci proponiamo è discutere, offrire spunti di riflessione, far pensare e far sorgere sani dubbi. Eravamo spettatori ed ora, con questo blog, vogliamo nel nostro piccolo rendere un po’ più protagonisti di prima sia noi stessi che voi, se ce lo permetterete dandoci il vostro appoggio. Abbiamo sempre trovato meravigliose le parole della canzone di Gaber riportate all’inizio. La nostra preziosa libertà ha un senso, se la si usa. Libertà vuol dire partecipare. Perché dovremmo passare la vita a guardare gli altri che parlano e decidono per noi, limitandoci a lamentarci in privato o con la propria famiglia o con i propri amici di quello che non va? Tutti abbiamo una voce e una testa: usiamole entrambe e senza alcun timore! Ne abbiamo la possibilità, perchè mai gettarla al vento!? La partecipazione stimola la discussione, favorisce il passaggio di conoscenze e informazioni. Ed è sempre vero il detto che “se non sai non sei”. Se non sai non puoi formarti un’opinione, non sai come comportarti, come reagire. Sapere, informare, discutere e partecipare sono le cose che fanno crescere la civiltà nella nostra coscienza e nel nostro paese. Sono le cose che ci sforzeremo in tutti i modi di fare anche noi nella nostra Oderzo, con l’auspicio che questo blog possa diventare un valido punto di riferimento per tutti.
Noi partecipiamo
Alessandro Marchetti e i ragazzi de “la gioventù che partecipa”
“La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche avere un’opinione.
La libertà non è uno spazio libero.
Libertà è partecipazione”
(La libertà, Giorgio Gaber, 1972)
L’iniziativa “la gioventù che partecipa” è sorta in un modo molto semplice. Una compagnia di amici, perlopiù studenti e quasi tutti opitergini, si trovava spesso a parlare della politica locale e nazionale, delle cose che vanno e di quelle che non vanno nella nostra città e nel nostro paese, della società, di cosa si dovrebbe cambiare e di cosa invece si dovrebbe recuperare. Belle e stimolanti discussioni che portavano sempre a riflettere, qualche volta a rivedere le posizioni iniziali, a pensare. Il tutto, però, rimaneva all’interno di quegli stessi amici i quali cominciavano a sentirsi sempre più vicini in quanto accomunati dalle medesime idee e dai medesimi principi. C’erano tante buone intenzioni in tutto quel discutere, ma mancava la “voce”. C’erano tante buone opinioni in quelle conversazioni, ma mancava un modo per farsi sentire. Così, in modo spontaneo, quella compagnia di amici ha deciso di riunirsi e alla fine eccoci qui. Con questo sito vogliamo cominciare a farci sentire e ad informare. Quello che ci proponiamo è discutere, offrire spunti di riflessione, far pensare e far sorgere sani dubbi. Eravamo spettatori ed ora, con questo blog, vogliamo nel nostro piccolo rendere un po’ più protagonisti di prima sia noi stessi che voi, se ce lo permetterete dandoci il vostro appoggio. Abbiamo sempre trovato meravigliose le parole della canzone di Gaber riportate all’inizio. La nostra preziosa libertà ha un senso, se la si usa. Libertà vuol dire partecipare. Perché dovremmo passare la vita a guardare gli altri che parlano e decidono per noi, limitandoci a lamentarci in privato o con la propria famiglia o con i propri amici di quello che non va? Tutti abbiamo una voce e una testa: usiamole entrambe e senza alcun timore! Ne abbiamo la possibilità, perchè mai gettarla al vento!? La partecipazione stimola la discussione, favorisce il passaggio di conoscenze e informazioni. Ed è sempre vero il detto che “se non sai non sei”. Se non sai non puoi formarti un’opinione, non sai come comportarti, come reagire. Sapere, informare, discutere e partecipare sono le cose che fanno crescere la civiltà nella nostra coscienza e nel nostro paese. Sono le cose che ci sforzeremo in tutti i modi di fare anche noi nella nostra Oderzo, con l’auspicio che questo blog possa diventare un valido punto di riferimento per tutti.
Noi partecipiamo
Alessandro Marchetti e i ragazzi de “la gioventù che partecipa”
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