La gioventù che partecipa-Oderzo

11 ottobre 2006

Quelle piccole cose per l’ambiente.


Rispettare l’ambiente non è da parte nostra una facoltà, ma un dovere! Mio padre ed io, in gran parte dei terreni di nostra proprietà, abbiamo deciso di ricreare un bosco. 3000 piante che si estendono in circa 1 ettaro e mezzo e che ora hanno 10 anni. Perciò il nostro bel contributo alla natura l’abbiamo dato. È ovvio, però, che non tutti possono permettersi di fare questo. Ma resta vero il fatto che il rispetto dell’ambiente passa anche attraverso gesti più piccoli e quotidiani. Primo fra tutti il riciclaggio e la differenziazione dei rifiuti in casa. E da questo punto di vista gli opitergini si sono comportati estremamente bene (ci sono stati vari riconoscimenti ufficiali). Ma ci sono altri esempi. Banalmente, le borsette di plastica delle spesa andrebbero proibite! Ottimo sarebbe usare borse in tela o carrelli personali. Quantomeno si potrebbero riutilizzare i contenitori in plastica che riempiono puntualmente le nostre case. Un contributo all’ambiente, poi, lo si po’ dare con delle sane incazzature. Perché per mangiare un merendina devo prima scartare venti involucri di plastica? Non c’è un perché! Allora vi riporto una proposta di Grillo: gli involucri inutili lasciateli ai supermercati! Così saranno questi a riempirsi di spazzatura inutile e non noi, e allora i produttori smetteranno di fabbricarli. Ancora: le bevande sono perlopiù contenute in bottiglie di plastica. Quindi le si usa una volta e finito il prodotto nel migliore dei casi le si ricicla. Anche in questo caso non c’è un perché di questo mare di bottiglie di plastica e di continuo usa e getta. Le bevande si dovrebbero mettere in bottiglie di vetro. Quando uno le compra deve pagare la cauzione per le bottiglie e poi, finito il prodotto, le riporta al supermercato dove gli ridanno indietro la cauzione e dove le bottiglie vengono rispedite al produttore che le lava e le riutilizza riempiendole di nuovo. Così uno stesso contenitore non viene buttato via, ma viene invece riutilizzato 100 volte, e un consumatore sa che non gli conviene inquinare perché se getta le bottiglie dove gli pare sa che perde i soldi della cauzione. In Germania questa è la regola, e a dire il vero lo era anche da noi fino a qualche tempo fa. Poi la plastica ha regnato sovrana. E allora c’è da chiedersi di nuovo: perché? Lo abbiamo davvero voluto noi?
Queste che ho esposto sono le prime cose che mi sono venute in mente, ma modi per contribuire alla salute del nostro pianeta, al rispetto dell’ambiente ce ne sono molti. Come dicevo all’inizio, possono anche essere piccoli contributi, ma se ognuno fa la sua parte, il risultato alla fine sarà meravigliosamente sorprendente!

Io partecipo
Alessandro Marchetti

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