La gioventù che partecipa-Oderzo

28 settembre 2007

Ognuno faccia il suo mestiere


L’esigenza di ieri è la stessa di oggi.
I problemi della società devono essere risolti da chi ha la più seria volontà di risolverli, da chi li conosce, da chi li ha studiati, da chi li ha vissuti.
I parlamentari ritornino a rappresentare quel Popolo che la Costituzione del nostro Paese dichiara solennemente essere l’unico sovrano.
Gli ordini di segretari e dirigenti dei partiti non devono più esistere, così come le loro gerarchie interne, altrimenti dovremo chiamare “partitica” la nostra repubblica e non democratica.
Coloro che fanno le norme, che traducono la volontà popolare espressa in Parlamento in testi legislativi siano esperti diritto, giuristi di professione, nominati da giuristi.
E per le questioni tecniche e scientifiche che sia necessario risolvere per prendere delle decisioni normative, vengano sentiti i tecnici e gli scienziati.
Per dirla con le parole di Einaudi, citato nel bellissimo editoriale di Gian Antonio Stella che vi invito a leggere: “I professori ritornino ad insegnare, i consiglieri di Stato ai loro pareri, i militari ai reggimenti e, se passano i limiti d'età, si piglino il meritato riposo(…)Coloro che lavorano sono stanchi di essere comandati dagli scríbacchiatori di carte d'archivio(…)Ognuno ritorni al suo mestiere”.
O come piace dire a me: tractent fabrilia fabri!

Io partecipo
Alessandro Marchetti

Ps. Scaricate l’articolo in formato pdf “Tractent fabrilia fabri

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