La gioventù che partecipa-Oderzo

03 ottobre 2007

Nessuno si domanda mai qual è la storia di Gigetta


Io gli storicisti li invidio davvero.
Convinti come sono delle “manifiche sorti e progressive” sono degli inguaribili ottimisti.
Tutto ciò che succede, dalle cose più belle a quelle più brutte, per loro è sempre e comunque bene. E ti diranno che può capitare che questo tu non lo capisca subito e che lo capirai solo in un secondo momento, ma è comunque bene.
Uno degli esempi secondo me migliori del ragionare del buon storicista è la storia di Gigetto e Pierina.
Ve la racconto perché merita, è una di quelle cose che non si dimenticano.
Gigetto e Pierina sono fidanzati, si vogliono un bene enorme, uno non potrebbe vivere lontano dall’altra, sono innamoratissimi, le cose non potrebbero andare meglio.
Ma… A Pierina girano i cinque minuti e Gigetto resta a piedi, in braghe di tela.
Gigetto ovviamente è disperato, depresso, avvilito, ha perso ogni speranza, non ha più fiducia nelle persone, quando ecco che… incontra Gigetta.
E finalmente con Gigetta conosce il vero amore, la vera felicità, cose che, se fosse rimasto con Pierina, non avrebbe conosciuto.
Gigetto è al settimo cielo e vivrà felice per il resto della sua vita.
Ora, per lo storicista la storia finisci qui. Non tutto il male vien per nuocere, quindi, e si procede per passi verso un miglioramento sicuro.
Per me, invece, la storia interessante comincia proprio a questo punto.
Infatti, a parte la considerazione che è vero che non tutto il male vien per nuocere ma rompe comunque le balle, nessuno si domanda mai qual è la storia di Gigetta.
Ve la racconto io.
Gigetta è una bravissima ragazza che ha sempre studiato e lavorato. Vive un relazione meravigliosa con Pierino. Anche loro si vogliono un bene enorme, uno non può stare lontano dall’altra, sono innamoratissimi, le cose non potrebbero andare meglio.
Ma… Gigetta dopo anni di tanta felicità scopre che Pierino se non può stare senza di lei, non può nemmeno stare senza un’altra. Insomma a Pierino piace “condividere” la sua felicità con più di una persona.
Gigetta è distrutta, soprattuto se pensa a tutto quello che per lui ha fatto. Pierino, si deve sapere, non è mai stato uno stinco di santo e Gigetta ha fatto un sacco di rinunce e sacrifici pur di stare insieme a lui.
In ogni caso e qualunque cosa avesse fatto, Gigetta resta a piedi, in braghe di tela.
Ovviamente è disperata, depressa, avvilita, ha perso ogni speranza, non ha più fiducia nelle persone, quando ecco che… incontra Gigetto! Proprio lui!
Finalmente una bella rivincita per Gigetta, qualcuno sarebbe tentato di dire.
E invece no.
Perché Gigetto è una persona meravigliosa in un primo tempo, ma poi si rivela essere grezzo, rude e insensibile. Gigetta subisce ogni giorno umiliazioni sempre più forti, ma è incapace di lasciarlo. Gigetta, insomma, è catapultata all’inferno e vivrà per il resto della vita tra delusioni e sconforto.
Ora, queste sono solo storie di fantasia, esempi dove tutto è inventato, e attraverso le quali si vogliono semplicemente spiegare alcuni concetti e punti di vista.
La vita reale com’è? Per gli storicisti non ci sono dubbi che la storia di Gigetto è quella più vera. Per loro è pacifico che le cose vanno così, sono sicuri e tranquilli di questo e per ciò io li invidio.
Ma le cose possono anche andare come è successo alla povera Gigetta.
Ecco, direi che il punto sta proprio qui: la realtà non è né totalmente la storia di Gigetto, né totalmente la storia di Gigetta, ma è fatta di un po’ dell’una e di un po’ dell’altra.
Perciò… Tanti auguri!

Alessandro Marchetti

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