Cara Anna (MANIFESTO DELL'IDEALISMO CONSAPEVOLE)
Mi sono seduto davanti al computer con l’intenzione di scrivere qualche parola di introduzione a questo bellissimo articolo di Valentina Barbieri tratto dal suo blog.
Alla fine, però, non ci sono riuscito.
Tutto quello che c’è da dire lo ha detto lei e meglio di quanto io riuscirei a fare. Non voglio aggiungere altro, non voglio rovinare niente.
Perciò non mi resta che augurarvi buona lettura e, soprattutto, buona riflessione.
“Ti diranno che gli idealisti in questo mondo non sopravvivono,
si rinsecchiscono come fogli bruciati.
Ti faranno capire che meno alti viaggiano i tuoi sogni più è facile prenderli in mano.
E che avere progetti piccoli porta a non essere delusi.
E in qualche modo è vero. Lo proverai.
A volte saranno anche i tuoi amici a dirtelo, e non ti piacerà.
Ma, pensandoci bene, voglio mantenermi idealista. Controproducente? Forse.
Idealista, ma tollerante, idealista, ma consapevole, idealista, non stupida.
Non quell'idealismo bambino, che sfocia in una nuvoletta rosa Barbie. Voglio mantenermi idealista di una pazzia che non deperisce, di una pazzia permanentemente alla ricerca. Di una pazzia che costruisce le cose che vorrei esistessero.
Dicono che poi la vita ti succhia via i sogni, li riassorbe.
Può essere, chissà.
Ma spero che la mia vita proverà il contrario.
Non sono inconsapevole, so che non sono i miei piccoli gesti che salveranno il mondo.
Ma non ho la benchè minima intenzione di assecondare il cinismo.
Ho visto idealismo provocato ed incanalato ad hoc con un concerto.
Si, viva l'ecologia che si canta.
Poi tutti a casa ad accendere il condizionatore.
Tutti a sconvolgersi dell'omicidio della Politkovskaja, che fa "opinione pubblica responsabile".
Poi sappiamo delle cose e rimaniamo zitti.
L'idealismo delle grandi grande astrazioni è più facile. Non ti responsabilizza e ti fa sentire buono.
Lo so, l'ho già abbondantemente scoperto che più alzi il tiro meno gente ti segue.
Più sei pronta a sacrificare più dovrai andarli a cercare col lumicino, quelli che vogliono camminare con te.
Perchè i sogni pesano, ed è assurdo dire il contrario.
Se li guardi stare lassù in alto, tutti i sogni sono leggeri, ma se decidi di caricarteli sulle spalle scopri la zavorra. Scopri la fatica, il sudore, l'impegno.
A volte scopri che la gente attorno a te quel sogno non lo capisce, talvolta non lo vede.
Tanti si tirano indietro.
Ma nonostante tutto eccomi qui, a dare craniate contro le cose e le persone, a scoprirmi fragile, limitata, impacciata, senza risultati evidenti, talvolta sola.
Pronta.
Non sono più buona di altri, nè più intelligente, nè più sensibile. E' solo che sono più cocciuta, Anna.”
Mi sono seduto davanti al computer con l’intenzione di scrivere qualche parola di introduzione a questo bellissimo articolo di Valentina Barbieri tratto dal suo blog.
Alla fine, però, non ci sono riuscito.
Tutto quello che c’è da dire lo ha detto lei e meglio di quanto io riuscirei a fare. Non voglio aggiungere altro, non voglio rovinare niente.
Perciò non mi resta che augurarvi buona lettura e, soprattutto, buona riflessione.
“Ti diranno che gli idealisti in questo mondo non sopravvivono,
si rinsecchiscono come fogli bruciati.
Ti faranno capire che meno alti viaggiano i tuoi sogni più è facile prenderli in mano.
E che avere progetti piccoli porta a non essere delusi.
E in qualche modo è vero. Lo proverai.
A volte saranno anche i tuoi amici a dirtelo, e non ti piacerà.
Ma, pensandoci bene, voglio mantenermi idealista. Controproducente? Forse.
Idealista, ma tollerante, idealista, ma consapevole, idealista, non stupida.
Non quell'idealismo bambino, che sfocia in una nuvoletta rosa Barbie. Voglio mantenermi idealista di una pazzia che non deperisce, di una pazzia permanentemente alla ricerca. Di una pazzia che costruisce le cose che vorrei esistessero.
Dicono che poi la vita ti succhia via i sogni, li riassorbe.
Può essere, chissà.
Ma spero che la mia vita proverà il contrario.
Non sono inconsapevole, so che non sono i miei piccoli gesti che salveranno il mondo.
Ma non ho la benchè minima intenzione di assecondare il cinismo.
Ho visto idealismo provocato ed incanalato ad hoc con un concerto.
Si, viva l'ecologia che si canta.
Poi tutti a casa ad accendere il condizionatore.
Tutti a sconvolgersi dell'omicidio della Politkovskaja, che fa "opinione pubblica responsabile".
Poi sappiamo delle cose e rimaniamo zitti.
L'idealismo delle grandi grande astrazioni è più facile. Non ti responsabilizza e ti fa sentire buono.
Lo so, l'ho già abbondantemente scoperto che più alzi il tiro meno gente ti segue.
Più sei pronta a sacrificare più dovrai andarli a cercare col lumicino, quelli che vogliono camminare con te.
Perchè i sogni pesano, ed è assurdo dire il contrario.
Se li guardi stare lassù in alto, tutti i sogni sono leggeri, ma se decidi di caricarteli sulle spalle scopri la zavorra. Scopri la fatica, il sudore, l'impegno.
A volte scopri che la gente attorno a te quel sogno non lo capisce, talvolta non lo vede.
Tanti si tirano indietro.
Ma nonostante tutto eccomi qui, a dare craniate contro le cose e le persone, a scoprirmi fragile, limitata, impacciata, senza risultati evidenti, talvolta sola.
Pronta.
Non sono più buona di altri, nè più intelligente, nè più sensibile. E' solo che sono più cocciuta, Anna.”
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