About a boy - Un ragazzo (di Chris e Paul Weitz)
Una commedia ben costruita e un bravo Hugh Grant protagonista
Può capitare guardando questo film di arrendersi ad una visione superficiale e di relegarlo ai film “già visti”. Non è così: ci sono numerosi particolari che ci hanno convinto del contrario. In primo piano i personaggi, che sono ben costruiti con una loro vera personalità e non delle macchiette, con caratterizzazioni migliori, com’è ovvio, per i protagonisti, Will (Hugh Grant) e Marcus (Nicholas Hoult).
La storia, tratta dal libro di Nick Hornby Un ragazzo, racconta di Will, un trentenne con alle spalle numerose ma brevi relazioni, che trova particolarmente attraenti e appetibili per il suo stile di vita le single con un figlio. Inizia così a frequentare un circolo di single con prole e finge di esserlo lui stesso per conquistare qualcuna delle partecipanti. Finirà per conoscere Fiona e suo figlio Marcus che gli sconvolgeranno la vita.
Davvero da apprezzare durante tutto il film la ricchezza dei personaggi, la loro storia, le loro convinzioni che li fanno diventare “vivi”. Sembra alle volte di trovarsi dentro ad un’opera di Ferzan Ozpetek, per quel suo tipico potere di creare dei gruppi che da conoscenti si trasformano davvero in famiglia. E siano pure le persone più diverse, come succede in Le fate ignoranti, anche qui la scena finale con la mamma hippie il figlio a metà tra hippie e abbigliamento sportivo all’americana, il volontario internazionale terzomondista, il borghese Will, la sua nuova fidanzata borghese e il figliolo viziato, insomma davvero un panorama sulla diversità che rende calda l’amosfera.
Da notare come Hugh Grant si adatti davvero bene al nullafacente, che vive di rendita, donnaiolo; che poi però cresce, assieme a Marcus: essi evolvono assieme sia per il corso degli eventi sia per lo stare vicini e prendere ognuno qualcosa dall’amico.
Francesco Benedet
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