Rallenta Dalla Libera, rallenta!
Il Sindaco Dalla Libera, oltre ad essere il “sindaco dei referendum” è diventato definitivamente anche il “sindaco delle raccolte di firme”. Basta fare una richiesta, quella che vi pare, raccogliere delle sottoscrizioni e a quel punto il gioco è fatto. Vedrete il nostro sindaco impegnatissimo ad esaudire tutti i vostri desideri, in modo veloce veloce. Peccato, però, che ci siano degli effetti collaterali. Da una parte non è detto che legga prima la vostra lista invece che quella di altri, i quali magari vogliono il contrario di quello che volete voi. Dall’altra, siete sempre voi che dovete riflettere bene sulla richiesta che fate perché una volta accolta non si torna più indietro e questo vale per tutti. Ciò lo dico, ovviamente, per coloro che ancora non sanno come funzionano le cose e non certo per chi ha già fatto esperienza sulla propria pelle di queste regole come, se vogliamo proprio fare un esempio, gli abitanti di via Ronche. Fino ad un po’ di tempo fa in via Ronche c’erano i rallentatori. Poi è spuntata una lista di firme con la quale si chiedeva di rimuoverli. Questa lista è arrivata a Dalla Libera… ed ecco che i rallentatori non ci sono più. Il tutto con sommo gaudio di molti residenti che avevano richiesto a suo tempo l’installazione dei rallentatori e che ora si ritrovano a rischiare la vita ogni volta che escono di casa. Dovrebbe essere inutile spiegare il perché di quei rallentatori, ma visto come vanno le cose è meglio dirlo. La strada di via Ronche è una bella strada dritta che invoglia a correre e i residenti, che abitano proprio a ridosso di questa strada, per uscire di casa in macchina devono sporgersi un po’ per aver visibilità. Ora, immaginate cosa accadrebbe se proprio nel momento in cui un residente sta uscendo, magari per andare al lavoro, dovesse passare a tutta velocità un’altra automobile. Mi sembra allora ovvio che in questa situazione il rischio che delle persone si facciano davvero male ci sia eccome! Non è per portare sfortuna, ma per essere realistici. Il pericolo c’è, è impossibile non vederlo. Il punto, poi, è che anche Dalla Libera se n’è accorto! E allora che cosa ha deciso di fare? Ha deciso di mettere autovelox e aggiungere cartelli stradali indicanti il limite di velocità. Ora, a parte le difficoltà di attuare un controllo costante in quella zona, cosa che mi sembra davvero poco praticabile, vorrei far notare che i rallentatori… rallentano, mentre con l’autovelox arriva la multa dopo che si è corso troppo. Telelaser e cartelli stradali per carità sono delle buone cose, ma possono tutt’al più dissuadere, non dare certezza che la gente corra meno per quella via. Quando poi il Sindaco ci dice che “i rallentatori sono troppo pericolosi” (sì, sì! Lo ha detto! V. Gazzettino del 18/8/06) raggiungiamo le vette dell’assurdo e del paradossale. E non mi dica, come ha già fatto (V. lo stesso articolo del Gazzettino), che sono un problema per le biciclette: per farle passare agevolmente basta smussare i rallentatori alle estremità, è una soluzione arcinota!
In ogni caso di rimettere i rallentatori Dalla Libera non ne vuole sapere. E pensare che anche qualche consigliere (Martin, ad esempio) si è espresso a favore della loro risistemazione invitandolo a ripensarci. Ma lui niente, sempre dritto per la sua strada… priva di rallentatori a questo punto!
Mi permetto allora di far notare al nostro Sindaco che un atteggiamento tanto rigido è spesso controproducente. Cambiare idea non sempre è un male, anzi molte volte è segno di intelligenza (lo ha detto anche lui nel consiglio di venerdì 17 Ottobre). E come dice un vecchio proverbio, “errare è umano, ma perseverare nell’errore diabolico”.
Io partecipo
Alessandro Marchetti
Il Sindaco Dalla Libera, oltre ad essere il “sindaco dei referendum” è diventato definitivamente anche il “sindaco delle raccolte di firme”. Basta fare una richiesta, quella che vi pare, raccogliere delle sottoscrizioni e a quel punto il gioco è fatto. Vedrete il nostro sindaco impegnatissimo ad esaudire tutti i vostri desideri, in modo veloce veloce. Peccato, però, che ci siano degli effetti collaterali. Da una parte non è detto che legga prima la vostra lista invece che quella di altri, i quali magari vogliono il contrario di quello che volete voi. Dall’altra, siete sempre voi che dovete riflettere bene sulla richiesta che fate perché una volta accolta non si torna più indietro e questo vale per tutti. Ciò lo dico, ovviamente, per coloro che ancora non sanno come funzionano le cose e non certo per chi ha già fatto esperienza sulla propria pelle di queste regole come, se vogliamo proprio fare un esempio, gli abitanti di via Ronche. Fino ad un po’ di tempo fa in via Ronche c’erano i rallentatori. Poi è spuntata una lista di firme con la quale si chiedeva di rimuoverli. Questa lista è arrivata a Dalla Libera… ed ecco che i rallentatori non ci sono più. Il tutto con sommo gaudio di molti residenti che avevano richiesto a suo tempo l’installazione dei rallentatori e che ora si ritrovano a rischiare la vita ogni volta che escono di casa. Dovrebbe essere inutile spiegare il perché di quei rallentatori, ma visto come vanno le cose è meglio dirlo. La strada di via Ronche è una bella strada dritta che invoglia a correre e i residenti, che abitano proprio a ridosso di questa strada, per uscire di casa in macchina devono sporgersi un po’ per aver visibilità. Ora, immaginate cosa accadrebbe se proprio nel momento in cui un residente sta uscendo, magari per andare al lavoro, dovesse passare a tutta velocità un’altra automobile. Mi sembra allora ovvio che in questa situazione il rischio che delle persone si facciano davvero male ci sia eccome! Non è per portare sfortuna, ma per essere realistici. Il pericolo c’è, è impossibile non vederlo. Il punto, poi, è che anche Dalla Libera se n’è accorto! E allora che cosa ha deciso di fare? Ha deciso di mettere autovelox e aggiungere cartelli stradali indicanti il limite di velocità. Ora, a parte le difficoltà di attuare un controllo costante in quella zona, cosa che mi sembra davvero poco praticabile, vorrei far notare che i rallentatori… rallentano, mentre con l’autovelox arriva la multa dopo che si è corso troppo. Telelaser e cartelli stradali per carità sono delle buone cose, ma possono tutt’al più dissuadere, non dare certezza che la gente corra meno per quella via. Quando poi il Sindaco ci dice che “i rallentatori sono troppo pericolosi” (sì, sì! Lo ha detto! V. Gazzettino del 18/8/06) raggiungiamo le vette dell’assurdo e del paradossale. E non mi dica, come ha già fatto (V. lo stesso articolo del Gazzettino), che sono un problema per le biciclette: per farle passare agevolmente basta smussare i rallentatori alle estremità, è una soluzione arcinota!
In ogni caso di rimettere i rallentatori Dalla Libera non ne vuole sapere. E pensare che anche qualche consigliere (Martin, ad esempio) si è espresso a favore della loro risistemazione invitandolo a ripensarci. Ma lui niente, sempre dritto per la sua strada… priva di rallentatori a questo punto!
Mi permetto allora di far notare al nostro Sindaco che un atteggiamento tanto rigido è spesso controproducente. Cambiare idea non sempre è un male, anzi molte volte è segno di intelligenza (lo ha detto anche lui nel consiglio di venerdì 17 Ottobre). E come dice un vecchio proverbio, “errare è umano, ma perseverare nell’errore diabolico”.
Io partecipo
Alessandro Marchetti
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