La gioventù che partecipa-Oderzo

08 giugno 2007

Chiarimenti sulla questione della Protezione Civile di Oderzo

Pubblico i chiarimenti del Presidente dimissionario del gruppo della Protezione Civile di Oderzo, Silvano Sutto, con la quale si vuole porre la parole fine a quanto accaduto i giorni scorsi.

“Dopo tutto il grande parlare di questi giorni sulla questione della Protezione Civile di Oderzo, mi sento in dovere di fare alcune precisazioni.
Innanzitutto, il Sindaco era stato informato personalmente dal sottoscritto, delle mie intenzioni di dare le dimissioni dal gruppo. (V. lettera di dimissioni)
Questa mia scelta non è stata dovuta a problemi personali. Le mie, semmai, sono state “dimissioni personali”, come ribadito più volte a tutti i volontari presenti alla riunione la sera stessa.
E queste personali dimissioni, che ho rassegnato molto a malincuore, non hanno mai voluto condizionare la scelta degli altri volontari. Quelli di loro che hanno voluto seguirmi lo hanno fatto solo e soltanto perché convinti della bontà e fondatezza delle ragioni che motivavano questa decisione.
E puntualizzo che queste ragioni sono state la mancanza di collaborazione e considerazione da parte dell’Amministrazione di Oderzo, due cose essenziali per poter svolgere in modo consono ed efficiente le attività di Protezione Civile.
Per capirsi, non fa piacere trovarsi a dover pregare ripetutamente il Comune perché qualcuno di questa Amministrazione si presenti ad almeno una riunione del gruppo.
E’ pur vero che il Sig. Sindaco si è sempre premurato di ringraziarci pubblicamente. Belle parole, ma i fatti concreti sono tutta un’altra cosa.
Come già detto più volte, la Protezione Civile non ha colori, è Protezione Civile e basta.
Noi non siamo dipendenti di nessuno.
Vogliamo essere semplicemente d’aiuto dove c’è bisogno e rispondiamo nel bene e nel male delle nostre azioni.
E se ce ne fosse ancora bisogno, a sfatare le dicerie del colore della Protezione Civile, basta guardare le attività svolte nei primi mesi dell’anno. (V. tabella attività)
Ribadisco, poi, quanto già precisato dall’ex-assessore Marchetti, e cioè che sia la sede sia l’automobile sono frutto del lavoro svolto dai volontari e dalla precedente Amministrazione. Questo lo dico perché è giusto mettere i puntini sulle “i” quando ci vogliono.
Preciso, inoltre, che noi, come gruppo, ci siamo dati molto da fare in questi ultimi mesi per sistemare la sede di Magera (pulizie, stuccature, imbiancamento, verifiche e aggiornamento impianto elettrico).
In ogni caso, nonostante quello che è successo, la buona volontà nel sottoscritto e nei 18 volontari dimissionari non è venuta meno. È, anzi, viva ora come allora e per questo motivo siamo pronti ad intraprendere nuovamente attività per il sociale, in relazione alle quali la nostra mano è, come è nel nostro stile, aperta a chiunque, purché ci sia sempre un clima di reciproco rispetto e collaborazione.

Sutto Silvano


 

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