Date a Dalla Libera quel che è di Dalla Libera
Date a Dalla Libera quel che è di Dalla Libera.
Cioè ben poco, almeno per quanto riguarda la Protezione Civile.
È un po’ una caratteristica di questa Amministrazione quella di prendersi meriti che appartengono ad altri.
Ed è una cosa che può piacere o non piacere. A me non piace.
Ciò l’avevo fatto notare già a suo tempo, quando, in relazione alla seconda edizione della manifestazione “Balcone Fiorito”, il Sindaco durante la serata della premiazione in Piazza, aveva esordito dicendo che l’evento era bello… e che loro avevano deciso di farlo anche quell’anno. Invece non avevano fatto niente, hanno trovato tutto bello pronto.
Ora, a grande richiesta, il bis!
Vediamo di riassumere quanto è successo questo fine settimana.
Tutto inizia venerdì 25 maggio, giorno in cui La Tribuna pubblica la notizia che il Presidente del gruppo opitergino della Protezione Civile si è dimesso e che la maggioranza dei volontari sono pronti a fare altrettanto.
Il Sindaco, intervistato, dice di non sapere nulla, facendo inoltre capire che non si spiega il perché di tutto questo, visto che l’Amministrazione ha fatto cose importanti per loro.
Il giorno dopo se ne ritorna a parlare e vengono pubblicati due articoli: uno su La Tribuna e uno su Il Gazzettino.
La notizia principale è che 16 volontari, come annunciato, hanno rassegnato le dimissioni.
Nel primo dei due articoli c’è una parte del testo della lettera di dimissioni, quella che contiene le motivazioni. Nell’altro c’è un’intervista ad uno dei volontari, in cui viene spiegata qual’era la situazione che vivevano.
La sostanza dei discorsi è sempre una: la tensione è nata per la scarsa collaborazione e lo scarso rispetto nei confronti del gruppo opitergino della Protezione Civile.
Il Sindaco, intanto, ancora non sa e ancora non capisce. E ancora insiste sul fatto che ha fatto grandi cose per loro.
Ma, appunto, cosa?
I punti a suo favore, che ripete da venerdì, sono, in sintesi, 3:
1- la nuova sede di Magera
2- l’acquisto di un mezzo per le attività del gruppo
3- piena collaborazione e sostengo (io aggiungerei anche “amore e simpatia” visto che sembra una motivazione tipo clausola “varie ed eventuali”)
Detto ciò, arriviamo a oggi.
Giorno in cui la persona che ha creato il gruppo opitergino della Protezione Civile, e che, perché sia ben chiaro a tutti (e per chi ancora non lo sapesse), è mio padre, ha fatto una “piccola” replica alle tesi del Sindaco.
Questo l’articolo, apparso oggi su Il Gazzettino.
Vi dico solo questo: che non voleva intervenire sulla questione, ve lo posso assicurare davvero, … ma c’è un limite a tutto!
Buona lettura!
Io partecipo
Alessandro Marchetti
Date a Dalla Libera quel che è di Dalla Libera.
Cioè ben poco, almeno per quanto riguarda la Protezione Civile.
È un po’ una caratteristica di questa Amministrazione quella di prendersi meriti che appartengono ad altri.
Ed è una cosa che può piacere o non piacere. A me non piace.
Ciò l’avevo fatto notare già a suo tempo, quando, in relazione alla seconda edizione della manifestazione “Balcone Fiorito”, il Sindaco durante la serata della premiazione in Piazza, aveva esordito dicendo che l’evento era bello… e che loro avevano deciso di farlo anche quell’anno. Invece non avevano fatto niente, hanno trovato tutto bello pronto.
Ora, a grande richiesta, il bis!
Vediamo di riassumere quanto è successo questo fine settimana.
Tutto inizia venerdì 25 maggio, giorno in cui La Tribuna pubblica la notizia che il Presidente del gruppo opitergino della Protezione Civile si è dimesso e che la maggioranza dei volontari sono pronti a fare altrettanto.
Il Sindaco, intervistato, dice di non sapere nulla, facendo inoltre capire che non si spiega il perché di tutto questo, visto che l’Amministrazione ha fatto cose importanti per loro.
Il giorno dopo se ne ritorna a parlare e vengono pubblicati due articoli: uno su La Tribuna e uno su Il Gazzettino.
La notizia principale è che 16 volontari, come annunciato, hanno rassegnato le dimissioni.
Nel primo dei due articoli c’è una parte del testo della lettera di dimissioni, quella che contiene le motivazioni. Nell’altro c’è un’intervista ad uno dei volontari, in cui viene spiegata qual’era la situazione che vivevano.
La sostanza dei discorsi è sempre una: la tensione è nata per la scarsa collaborazione e lo scarso rispetto nei confronti del gruppo opitergino della Protezione Civile.
Il Sindaco, intanto, ancora non sa e ancora non capisce. E ancora insiste sul fatto che ha fatto grandi cose per loro.
Ma, appunto, cosa?
I punti a suo favore, che ripete da venerdì, sono, in sintesi, 3:
1- la nuova sede di Magera
2- l’acquisto di un mezzo per le attività del gruppo
3- piena collaborazione e sostengo (io aggiungerei anche “amore e simpatia” visto che sembra una motivazione tipo clausola “varie ed eventuali”)
Detto ciò, arriviamo a oggi.
Giorno in cui la persona che ha creato il gruppo opitergino della Protezione Civile, e che, perché sia ben chiaro a tutti (e per chi ancora non lo sapesse), è mio padre, ha fatto una “piccola” replica alle tesi del Sindaco.
Questo l’articolo, apparso oggi su Il Gazzettino.
Vi dico solo questo: che non voleva intervenire sulla questione, ve lo posso assicurare davvero, … ma c’è un limite a tutto!
Buona lettura!
Io partecipo
Alessandro Marchetti
Etichette: Informazione, Politica locale