Un tranquillo week-end di paura
Dopo le dichiarazioni dell’ex-assessore alla Protezione Civile, nonché volontario del gruppo opitergino (fino alla scelta di seguire nelle dimissioni il Presidente), con le quali venivano smontate una a una le tesi del Sindaco sulla questione, quest’ultimo con una intervista apparsa oggi su Il Gazzettino ha voluto replicare.
E ovviamente l’ha fatto a modo suo.
La sostanza del suo discorso è una: tranquilli, è tutto apposto!
E se è tranquillo lui… non sono tranquillo io!
Vediamo cosa ha detto.
Fin dall’inizio Dalla Libera ha sostenuto, e l’ha ribadito anche oggi, che è stato lui a trovare la sede di Magera per i volontari. L’ex-assessore non c’entra niente.
Dice Dalla Libera, infatti: “Può darsi che Marchetti avesse promesso ai volontari il trasferimento a Magera, questo non posso saperlo. Ciò che so è che non ho trovato traccia nei documenti in municipio di questa volontà.”(V. Gazzettino del 29/5/07)
Sembrerebbe persino convincente se non fosse che… non ha trovato perché non ha cercato.
Quanto poi alla macchina per le attività del gruppo, Dalla Libera torna abilmente sui suoi passi:” Abbiamo invece continuato il percorso intrapreso dalla precedente amministrazione per ottenere l'automobile dalla Provincia”(Gazzettino del 29/5/07).
E così vedete che si perde l’entusiasmo di qualche giorno fa in cui diceva “Da tempo chiedevano una seconda auto, siamo riusciti ad ottenere anche quella”(Gazzettino del 26/5/07) e salta fuori, ma a bassa voce, la Provincia e la precedente Amministrazione (o meglio, quello che allora era assessore alla Protezione Civile, lo stesso che l’aveva creata ad Oderzo… e indovinate chi è? Proprio lui,… quel rompiballe, deve aver pensato qualcuno).
A parte questo, comunque, per il resto tutto apposto: c’è un nuovo Presidente e i problemi, se mai ce ne sono stai, sono belli risolti
Chiaro no? 16 volontari, cioè due terzi del gruppo, si sono dimessi e per loro è tutto tranquillo.
Dalla Libera inoltre dice che anche l’ex-Presidente, che per primo ha rassegnato le dimissioni, ha solo dei “problemi di carattere personale[…] È probabile che poi ritorni a fare il volontario”(Gazzettino 29/5/07).
In effetti nessuno ha mai detto che il Presidente uscente, come i 16 volontari che si sono dimessi, non faranno altre simili attività di volontariato. Anzi, è ben probabile e tutto a conferma che in queste attività ci credono eccome, soltanto non hanno la minima intenzione di avere ulteriori rapporti con questa Amministrazione a causa di quella mancanza di rispetto che nelle lettere di dimissioni campeggia al primo posto, ma che nei discorsi del Sindaco sparisce. E perché sparisce? Perché è difficile e pericolosa da spiegare.
Quanto poi alle solita tesi che i volontari sono tutti o quasi leghisti, dico solo che sarebbe ora di fare meno i politicanti.
Almeno su questo punto. E sempre per ragioni di rispetto.
Lo hanno detto bene i volontari: “la protezione civile non ha colori, é protezione civile e basta”.
Ma prontamente Dalla Libera nomina nella sua intervista 5 componenti che hanno lavorato con la Lega.
C’è un semplice dettaglio, però. I dimissionari non sono solo quei 5 ma sono 16 (sedici). E il primo a dimettersi per quelle famose e mai abbastanza ripetute questioni di rispetto, è stato il Presidente che non è neanche di Oderzo e che della nuova Amministrazione opitergina non gliene può importare meno.
E comunque, se vogliamo proprio metterla su un piano puramente politico, i cinque signori nominati da Dalla Libera erano presenti quando c’era da spalare la neve, spargere il sale sulle strade ghiacciate, prestare soccorso durante le alluvioni, controllare il traffico sotto il sole durante i lavori stradali delle rotatorie, assicurare assistenza durante le manifestazioni. Insomma erano presenti insieme agli altri volontari quando c’era da rendere Oderzo più sicura. Quelli di “Oderzo Sicura”, invece, no. E per la verità non ci sono neanche adesso.
E intanto il nuovo Presidente, quello appena nominato da Dalla Libera, cosa fa?
Lo difende, ovviamente, e anche lui dice che non ci sono problemi che «tutti i gruppi attraversano degli alti e dei bassi».
Il punto però è un po’ diverso.
Direi, piuttosto, che tutti i gruppi tendono a incazzarsi se vengo presi a schiaffi.
Alla fine, comunque, il risultato in tutta questa normalità, è che il gruppo della Protezione Civile di Oderzo, che il comandante dei Vigili del Fuoco di Motta non ha esitato a definire “straordinario”(V. Gazzettino 29/5/07), risulta dilaniato.
Già, …tutto normale.
Ultima notazione.
Il Sindaco, con le sue solite formulette, ribadisce nell’intervista “stima e fiducia”. Cosa volete, non costa niente farlo e si fa la figura dei buoni e bravi ragazzi.
Ma è guadagnarsele, la stima e la fiducia, ad essere una cosa difficile.
Io partecipo
Alessandro Marchetti
Dopo le dichiarazioni dell’ex-assessore alla Protezione Civile, nonché volontario del gruppo opitergino (fino alla scelta di seguire nelle dimissioni il Presidente), con le quali venivano smontate una a una le tesi del Sindaco sulla questione, quest’ultimo con una intervista apparsa oggi su Il Gazzettino ha voluto replicare.
E ovviamente l’ha fatto a modo suo.
La sostanza del suo discorso è una: tranquilli, è tutto apposto!
E se è tranquillo lui… non sono tranquillo io!
Vediamo cosa ha detto.
Fin dall’inizio Dalla Libera ha sostenuto, e l’ha ribadito anche oggi, che è stato lui a trovare la sede di Magera per i volontari. L’ex-assessore non c’entra niente.
Dice Dalla Libera, infatti: “Può darsi che Marchetti avesse promesso ai volontari il trasferimento a Magera, questo non posso saperlo. Ciò che so è che non ho trovato traccia nei documenti in municipio di questa volontà.”(V. Gazzettino del 29/5/07)
Sembrerebbe persino convincente se non fosse che… non ha trovato perché non ha cercato.
Quanto poi alla macchina per le attività del gruppo, Dalla Libera torna abilmente sui suoi passi:” Abbiamo invece continuato il percorso intrapreso dalla precedente amministrazione per ottenere l'automobile dalla Provincia”(Gazzettino del 29/5/07).
E così vedete che si perde l’entusiasmo di qualche giorno fa in cui diceva “Da tempo chiedevano una seconda auto, siamo riusciti ad ottenere anche quella”(Gazzettino del 26/5/07) e salta fuori, ma a bassa voce, la Provincia e la precedente Amministrazione (o meglio, quello che allora era assessore alla Protezione Civile, lo stesso che l’aveva creata ad Oderzo… e indovinate chi è? Proprio lui,… quel rompiballe, deve aver pensato qualcuno).
A parte questo, comunque, per il resto tutto apposto: c’è un nuovo Presidente e i problemi, se mai ce ne sono stai, sono belli risolti
Chiaro no? 16 volontari, cioè due terzi del gruppo, si sono dimessi e per loro è tutto tranquillo.
Dalla Libera inoltre dice che anche l’ex-Presidente, che per primo ha rassegnato le dimissioni, ha solo dei “problemi di carattere personale[…] È probabile che poi ritorni a fare il volontario”(Gazzettino 29/5/07).
In effetti nessuno ha mai detto che il Presidente uscente, come i 16 volontari che si sono dimessi, non faranno altre simili attività di volontariato. Anzi, è ben probabile e tutto a conferma che in queste attività ci credono eccome, soltanto non hanno la minima intenzione di avere ulteriori rapporti con questa Amministrazione a causa di quella mancanza di rispetto che nelle lettere di dimissioni campeggia al primo posto, ma che nei discorsi del Sindaco sparisce. E perché sparisce? Perché è difficile e pericolosa da spiegare.
Quanto poi alle solita tesi che i volontari sono tutti o quasi leghisti, dico solo che sarebbe ora di fare meno i politicanti.
Almeno su questo punto. E sempre per ragioni di rispetto.
Lo hanno detto bene i volontari: “la protezione civile non ha colori, é protezione civile e basta”.
Ma prontamente Dalla Libera nomina nella sua intervista 5 componenti che hanno lavorato con la Lega.
C’è un semplice dettaglio, però. I dimissionari non sono solo quei 5 ma sono 16 (sedici). E il primo a dimettersi per quelle famose e mai abbastanza ripetute questioni di rispetto, è stato il Presidente che non è neanche di Oderzo e che della nuova Amministrazione opitergina non gliene può importare meno.
E comunque, se vogliamo proprio metterla su un piano puramente politico, i cinque signori nominati da Dalla Libera erano presenti quando c’era da spalare la neve, spargere il sale sulle strade ghiacciate, prestare soccorso durante le alluvioni, controllare il traffico sotto il sole durante i lavori stradali delle rotatorie, assicurare assistenza durante le manifestazioni. Insomma erano presenti insieme agli altri volontari quando c’era da rendere Oderzo più sicura. Quelli di “Oderzo Sicura”, invece, no. E per la verità non ci sono neanche adesso.
E intanto il nuovo Presidente, quello appena nominato da Dalla Libera, cosa fa?
Lo difende, ovviamente, e anche lui dice che non ci sono problemi che «tutti i gruppi attraversano degli alti e dei bassi».
Il punto però è un po’ diverso.
Direi, piuttosto, che tutti i gruppi tendono a incazzarsi se vengo presi a schiaffi.
Alla fine, comunque, il risultato in tutta questa normalità, è che il gruppo della Protezione Civile di Oderzo, che il comandante dei Vigili del Fuoco di Motta non ha esitato a definire “straordinario”(V. Gazzettino 29/5/07), risulta dilaniato.
Già, …tutto normale.
Ultima notazione.
Il Sindaco, con le sue solite formulette, ribadisce nell’intervista “stima e fiducia”. Cosa volete, non costa niente farlo e si fa la figura dei buoni e bravi ragazzi.
Ma è guadagnarsele, la stima e la fiducia, ad essere una cosa difficile.
Io partecipo
Alessandro Marchetti
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