continua dal 22/11/06
(terza parte)
Le regole diagnostiche
Per individuare la malattia, il medico deve tenere ben presenti otto regole, chiamate "diagnostiche", , Tali regole si basano su:
Interno-esterno
· Una malattia viene considerata esterna quando si presenta a livello superficiale, è di insorgenza spesso acuta, non ha lunga durata, non è associata a disturbi degli organi profondi. In genere le cause sono da ricercare nei fattori climatici, cioè freddo, vento, umidità, calore e secchezza. Per esempio, una contrattura muscolare, la tosse, la congestione nasale sono frequentemente segni di malattia esterna.
· Una malattia viene considerata interna quando insorge lentamente, interessa organi interni, tende a cronicizzarsi. Anche qui possono essere chiamati in causa i fattori climatici, però questi sono in genere secondari e subentranti ad una situazione generale di debolezza del corpo.
· Una malattia si considera contemporaneamente interna-esterna quando a segni esterni e superficiali si accompagna l'interessamento anche di organi interni. Per esempio, una periartrite scapolo - omerale (senza calcificazioni articolari) con manifestazione di una concomitante colite è una malattia considerata "interna-esterna".
Se una malattia esterna evolve verso l'interno (per esempio, una periartrite che si risolve con successiva comparsa di una colite), è un segno sfavorevole. Se, invece, una malattia interna si superficializza (per esempio, un'asma che si risolve con successiva comparsa di eczema cutaneo), è un segno favorevole.
Freddo-calore
· La malattia con caratteristica "freddo" spesso si presenta con: paura del freddo, poca sete, urine chiare, colore della cute pallido, a volte diarrea e sensazione di freddo agli arti.
· La malattia con caratteristica "calore" spesso si presenta con: occhi arrossati, desiderio di scoprirsi, urine molto gialle, feci dure, cute del viso rossa, irrequietezza e irritabilità, a volte febbre elevata, sete e gola secca.
Vuoto-pieno
Per "vuoto-pieno" si intende la quantità di energia yin e yang. In presenza di un vuoto energetico, la persona riferisce che, muovendosi, la patologia si fa più acuta; in presenza di un pieno energetico la persona riferisce che, stando ferma, la patologia si fa più acuta.
Quando si parla dei segni che caratterizzano il vuoto e il pieno,bisogna tener presente che quando lo yin è carente ci saranno segni di eccesso di yang e viceversa.
Yin -yang
Questa regola diagnostica permette di definire il carattere della malattia.
· Carattere yin.
Avremo: cronicità, debolezza, pallore, lingua con patina bianca, poca sete, ricerca del calore, temperatura bassa, urine chiare e abbondanti, arti freddi, scarsa emotività, debolezza agli sforzi, digestione lenta, appetito scarso, gonfiori addominali.
· Carattere yang.
Caratterizzato da: dolori acuti, gonfiori, evoluzione rapida, reazione esagerate agli stimoli, cute e lingua rosse, sete, febbre, urine cariche, desiderio di fresco, attività, voce forte, buon appetito, digestione rapida.
CONCLUSIONI
Lo scopo del medico è far ritrovare l'equilibrio energetico all'individuo.La terapia si propone di eliminare i sintomi senza mai dimenticare che sono una piccola parte di un intero ammalato e di ottenere l'armonizzazione dell'uomo con la natura .
Ciclo delle sedute viene deciso dal medico, in base alla diagnosi.. In genere con una media di 8 12 sedute la patologia cronica viene efficacemente superata. L’agopuntura, il più delle volte, si rivela una terapia lenta ma con effetti benefici duraturi; l’importante è che dopo le prime sedute, si verifichi una modificazione o di attenuazione o anche di peggioramento dei sintomi (il paziente non dovrà in tal caso scoraggiarsi), ambedue sono segnali di una risposta in corso da parte dell’organismo.
L'agopuntura è, come ogni altra terapia, soggetta a successi e fallimenti e soprattutto subisce variazioni secondo la risposta dei diversi organismi. Non è quindi la panacea per tutti i mali: come per ogni trattamento terapeutico, ne vanno rispettati i confini. Il suo enorme vantaggio risiede nell'aiutare l'organismo a difendersi da solo e a superare, mediante le sue stesse risorse, la malattia.
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(terza parte)
Le regole diagnostiche
Per individuare la malattia, il medico deve tenere ben presenti otto regole, chiamate "diagnostiche", , Tali regole si basano su:
Interno-esterno
· Una malattia viene considerata esterna quando si presenta a livello superficiale, è di insorgenza spesso acuta, non ha lunga durata, non è associata a disturbi degli organi profondi. In genere le cause sono da ricercare nei fattori climatici, cioè freddo, vento, umidità, calore e secchezza. Per esempio, una contrattura muscolare, la tosse, la congestione nasale sono frequentemente segni di malattia esterna.
· Una malattia viene considerata interna quando insorge lentamente, interessa organi interni, tende a cronicizzarsi. Anche qui possono essere chiamati in causa i fattori climatici, però questi sono in genere secondari e subentranti ad una situazione generale di debolezza del corpo.
· Una malattia si considera contemporaneamente interna-esterna quando a segni esterni e superficiali si accompagna l'interessamento anche di organi interni. Per esempio, una periartrite scapolo - omerale (senza calcificazioni articolari) con manifestazione di una concomitante colite è una malattia considerata "interna-esterna".
Se una malattia esterna evolve verso l'interno (per esempio, una periartrite che si risolve con successiva comparsa di una colite), è un segno sfavorevole. Se, invece, una malattia interna si superficializza (per esempio, un'asma che si risolve con successiva comparsa di eczema cutaneo), è un segno favorevole.
Freddo-calore
· La malattia con caratteristica "freddo" spesso si presenta con: paura del freddo, poca sete, urine chiare, colore della cute pallido, a volte diarrea e sensazione di freddo agli arti.
· La malattia con caratteristica "calore" spesso si presenta con: occhi arrossati, desiderio di scoprirsi, urine molto gialle, feci dure, cute del viso rossa, irrequietezza e irritabilità, a volte febbre elevata, sete e gola secca.
Vuoto-pieno
Per "vuoto-pieno" si intende la quantità di energia yin e yang. In presenza di un vuoto energetico, la persona riferisce che, muovendosi, la patologia si fa più acuta; in presenza di un pieno energetico la persona riferisce che, stando ferma, la patologia si fa più acuta.
Quando si parla dei segni che caratterizzano il vuoto e il pieno,bisogna tener presente che quando lo yin è carente ci saranno segni di eccesso di yang e viceversa.
Yin -yang
Questa regola diagnostica permette di definire il carattere della malattia.
· Carattere yin.
Avremo: cronicità, debolezza, pallore, lingua con patina bianca, poca sete, ricerca del calore, temperatura bassa, urine chiare e abbondanti, arti freddi, scarsa emotività, debolezza agli sforzi, digestione lenta, appetito scarso, gonfiori addominali.
· Carattere yang.
Caratterizzato da: dolori acuti, gonfiori, evoluzione rapida, reazione esagerate agli stimoli, cute e lingua rosse, sete, febbre, urine cariche, desiderio di fresco, attività, voce forte, buon appetito, digestione rapida.
CONCLUSIONI
Lo scopo del medico è far ritrovare l'equilibrio energetico all'individuo.La terapia si propone di eliminare i sintomi senza mai dimenticare che sono una piccola parte di un intero ammalato e di ottenere l'armonizzazione dell'uomo con la natura .
Ciclo delle sedute viene deciso dal medico, in base alla diagnosi.. In genere con una media di 8 12 sedute la patologia cronica viene efficacemente superata. L’agopuntura, il più delle volte, si rivela una terapia lenta ma con effetti benefici duraturi; l’importante è che dopo le prime sedute, si verifichi una modificazione o di attenuazione o anche di peggioramento dei sintomi (il paziente non dovrà in tal caso scoraggiarsi), ambedue sono segnali di una risposta in corso da parte dell’organismo.
L'agopuntura è, come ogni altra terapia, soggetta a successi e fallimenti e soprattutto subisce variazioni secondo la risposta dei diversi organismi. Non è quindi la panacea per tutti i mali: come per ogni trattamento terapeutico, ne vanno rispettati i confini. Il suo enorme vantaggio risiede nell'aiutare l'organismo a difendersi da solo e a superare, mediante le sue stesse risorse, la malattia.
continua
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