Giovani, partecipazione politica e internet
Il settimanale “L’Azione” nel numero del 20 Maggio ’07, all’interno di un più ampio discorso sui giovani e la politica a cura di Francesca Nicastro, ha voluto dedicarmi alcune righe (per leggere l’articolo: http://www.oderzopartecipa.it/azione) . Volendo ringraziare l’editorialista e il redattore Tommaso Bisagno, ho scritto un breve intervento, che è stato pubblicato su L’Azione del 10 Giugno che di seguito riporto.
“Ne parlavo qualche tempo fa con una giovane scrittrice, Michela Murgia, e concludevamo che “non tutto il male viene da internet”.
Il web è un mare vastissimo, in cui si può trovare di tutto. Certo, presenta i suoi pericoli e non sempre è accessibile come vorremmo (virus, connessioni lente, ecc.).
Però, se lo si impara a conoscere e a sfruttare al meglio, ha delle potenzialità incredibili.
Sa essere, infatti, come dice giustamente Francesca Nicastro nel suo editoriale (V. L’Azione del 20/5/07) “la nuova frontiera della partecipazione giovanile, ritenuta fonte di informazione più libera e democratica dei media tradizionali”.
La rete è un luogo di scambio di idee, offre spunti di riflessioni e permette in modo estremamente semplice di far sentire la propria voce, di esprimere il proprio punto di vista. In una parola internet è un mezzo innovativo di “partecipazione” alla vita sociale. E non mi stancherò mai di dire, con le parole del grande Giorgio Gaber, che la libertà ha un senso se la si usa, che la “libertà è partecipazione”.
È vero che i nostri tempi ci hanno abituato ad una certa autoreferenzialità e “distanza dal cittadino” della politica, soprattutto nazionale, cose che tendono ad assopire questa voglia di partecipazione e collaborazione alla vita comune. Ci si vede più come spettatori che non come protagonisti della storia politica e sociale del proprio paese. E così la buona volontà viene a volte assorbita da un sentimento di accettazione, se non addirittura rassegnazione.
Ma questo pericolo di stasi si può e si deve evitare imparando ad essere di nuovo “liberi” nel senso più autentico della parola. Credo che proprio in questa “riscoperta della libertà”, internet, i siti web e soprattutto i blog, che permettono un’interazione tra chi scrive e chi legge, giochino oggi un ruolo fondamentale, in particolar modo nei confronti dei giovani che sono di solito i più recettivi verso questo tipo di novità.
Una delle persone che ha meglio colto e sviluppato questa potenzialità è Beppe Grillo, che come ho sempre riconosciuto è il mio modello. Nella mia città, Oderzo, ho proprio cercato di ricreare, in piccolo e per quanto mi è possibile, il suo impegno e la sua attività.
Quanto a coloro che mi chiedono se queste iniziative siano davvero utili, la mia profonda convinzione è che basta che anche una sola persona sia arricchita o semplicemente indotta a riflettere su ciò che dico perché io mi possa ritenere soddisfatto.
E certo mi fa piacere vedere che di tanto in tanto le mie riflessioni vengono pubblicate sui giornali locali e che taluni problemi sui quali ho puntato la mia attenzione siano stati presi in debita considerazione e talvolta anche risolti.
Come ho detto fin dal primo giorno in cui ho intrapreso questa avventura del blog, la partecipazione stimola la discussione, favorisce il passaggio di conoscenze e informazioni. Ed è sempre vero il detto che “se non sai non sei”. Se non sai non puoi formarti un’opinione, non sai come comportarti, come reagire. Sapere, informare, discutere e partecipare sono le cose che fanno crescere la civiltà nella nostra coscienza e nel nostro paese.
Alessandro Marchetti”
Il settimanale “L’Azione” nel numero del 20 Maggio ’07, all’interno di un più ampio discorso sui giovani e la politica a cura di Francesca Nicastro, ha voluto dedicarmi alcune righe (per leggere l’articolo: http://www.oderzopartecipa.it/azione) . Volendo ringraziare l’editorialista e il redattore Tommaso Bisagno, ho scritto un breve intervento, che è stato pubblicato su L’Azione del 10 Giugno che di seguito riporto.
“Ne parlavo qualche tempo fa con una giovane scrittrice, Michela Murgia, e concludevamo che “non tutto il male viene da internet”.
Il web è un mare vastissimo, in cui si può trovare di tutto. Certo, presenta i suoi pericoli e non sempre è accessibile come vorremmo (virus, connessioni lente, ecc.).
Però, se lo si impara a conoscere e a sfruttare al meglio, ha delle potenzialità incredibili.
Sa essere, infatti, come dice giustamente Francesca Nicastro nel suo editoriale (V. L’Azione del 20/5/07) “la nuova frontiera della partecipazione giovanile, ritenuta fonte di informazione più libera e democratica dei media tradizionali”.
La rete è un luogo di scambio di idee, offre spunti di riflessioni e permette in modo estremamente semplice di far sentire la propria voce, di esprimere il proprio punto di vista. In una parola internet è un mezzo innovativo di “partecipazione” alla vita sociale. E non mi stancherò mai di dire, con le parole del grande Giorgio Gaber, che la libertà ha un senso se la si usa, che la “libertà è partecipazione”.
È vero che i nostri tempi ci hanno abituato ad una certa autoreferenzialità e “distanza dal cittadino” della politica, soprattutto nazionale, cose che tendono ad assopire questa voglia di partecipazione e collaborazione alla vita comune. Ci si vede più come spettatori che non come protagonisti della storia politica e sociale del proprio paese. E così la buona volontà viene a volte assorbita da un sentimento di accettazione, se non addirittura rassegnazione.
Ma questo pericolo di stasi si può e si deve evitare imparando ad essere di nuovo “liberi” nel senso più autentico della parola. Credo che proprio in questa “riscoperta della libertà”, internet, i siti web e soprattutto i blog, che permettono un’interazione tra chi scrive e chi legge, giochino oggi un ruolo fondamentale, in particolar modo nei confronti dei giovani che sono di solito i più recettivi verso questo tipo di novità.
Una delle persone che ha meglio colto e sviluppato questa potenzialità è Beppe Grillo, che come ho sempre riconosciuto è il mio modello. Nella mia città, Oderzo, ho proprio cercato di ricreare, in piccolo e per quanto mi è possibile, il suo impegno e la sua attività.
Quanto a coloro che mi chiedono se queste iniziative siano davvero utili, la mia profonda convinzione è che basta che anche una sola persona sia arricchita o semplicemente indotta a riflettere su ciò che dico perché io mi possa ritenere soddisfatto.
E certo mi fa piacere vedere che di tanto in tanto le mie riflessioni vengono pubblicate sui giornali locali e che taluni problemi sui quali ho puntato la mia attenzione siano stati presi in debita considerazione e talvolta anche risolti.
Come ho detto fin dal primo giorno in cui ho intrapreso questa avventura del blog, la partecipazione stimola la discussione, favorisce il passaggio di conoscenze e informazioni. Ed è sempre vero il detto che “se non sai non sei”. Se non sai non puoi formarti un’opinione, non sai come comportarti, come reagire. Sapere, informare, discutere e partecipare sono le cose che fanno crescere la civiltà nella nostra coscienza e nel nostro paese.
Alessandro Marchetti”
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