La gioventù che partecipa-Oderzo

12 marzo 2008

Il trionfo di Cittadini uniti e Oderzo sicura


Quant’è bella giovinezza,/che si fugge tuttavia!/Chi vuol esser lieto, sia:/di doman non c’è certezza.
Ma l’ho sempre detto. Detto e ridetto. È meglio far festa! Inutile intristirsi a risolvere problemi che poi non si finisce a far altro che sbattere la testa contro il muro.
Meglio essere felici e brindare alla vita!
E invece no! Difficile da capire una cosa tanto banale.
Già tempo fa i consiglieri di minoranza, in particolare quelli dell’Ulivo e della Lega, avevano avuto qualcosa da ridire, andando a rovinare, tutto d’un tratto con il loro nero pessimismo, quel bellissimo periodo in cui i giornali titolavano allegramente ”La serata dei premiati”(Tribuna 2/3/07), “Mazzi di fiori per dire grazie al Sindaco”(Tribuna 1/3/07), “I nonnini centenari festeggiati da Dalla Libera”(Gazzettino 4/3/07).
Poi sono arrivati loro, appunto, questi rompi scatole dell’Ulivo e della Lega, e subito giù di peste e corna contro il nostro povero Sindaco: ”Consigli-show: l’Ulivo rinuncia alla paga”(Tribuna 3/3/07) “Consigli comunali improduttivi, Lega e Ulivo uniti contro il sindaco”(Gazzettino 4/3/07).
Addirittura avevano rinunciato, in segno di protesta verso le tante, troppe feste e festine tenutesi in consiglio, al gettone di presenza a cui hanno diritto i consiglieri.
E come non ricordare, allora, le parole del capogruppo di “Cittadini uniti”, Marco Rebecca, che bollava senza riserve questa posizione come “demagogica, ridicola, trattandosi di appena 20 euro a seduta.”(Tribuna 4/3/07). Ma dopotutto c’è da capirlo, lui è un avvocato e si sa che gli avvocati per meno di 200 euro non muovono un dito, neanche simbolicamente (ius est ars lucrativa…).
Senza poi dimenticare la capogruppo di “Oderzo sicura”, Francesca Ginaldi: “Mi domando cosa abbiano fatto i consiglieri dell’Ulivo dalle 21.40 a mezzanotte e venti dello scorso consiglio. Capisco l’abitudine di discutere di argomenti politici per fare baruffa, ma la scelta di allargare la partecipazione credo sia funzionale a creare l’abitudine nei cittadini ad assistere ai consigli“(Tribuna 4/3/07). Eh già, brutto il confronto di idee, anche vivace, magari con accesi scambi di battute. Meglio lasciarle stare le “baruffe” e puntare sui brindisi che mettono tutti d’accordo!
Ah, per chi ancora non lo sapesse o non l’avesse intuito, “Cittadini uniti” e “Oderzo sicura”sono i due gruppi di maggioranza che sostengono il Sindaco Pietro Dalla Libera.
Curiosamente si legge ne La tribuna del 7/3/07 che “Oderzo Sicura e Cittadini Uniti si schierano accanto a sindaco e giunta nella querelle sorta con Ulivo e Lega per la gestione dei consigli comunali”. Ci mancherebbe pure altro, mi viene da aggiungere!
Altra cosa curiosa è che il candidato per la sinistra alle comunali, De Luca, vice-sindaco in grazia dell’inciucione continuamente rinnegato dal Sindaco , a quanto mi risulta non dice niente.
Ad ogni modo, la bufera poi si è calmata, è tornato il bel tempo, erano tutti di nuovo felici, baldanzosi e spensierati, le feste continuavano e la gente, in nome dei “consigli come momento di partecipazione”, continuava a divertirsi… fino a quando sempre i soliti guastafeste hanno ricominciato a dire la loro. Mai che se ne stiamo buoni e zittini!
Tutto ricomincia il 20 febbraio, giorno in cui il Gazzettino pubblica la notizia che i capogruppo di Ulivo e Lega, Martin e Covre, non solo hanno iniziato di nuovo a lamentarsi per l’eccessivo spazio dedicato a cerimonie e premiazione durante i consigli comunali, ma (pensate la cattiveria a volte…) sono andati persino a dirlo al Prefetto.
Non solo. Sostengono le loro tesi pretenziose con affermazioni poco chiare ed evidentemente ingannevoli del tipo:”Su 26 consigli comunali effettuati, ben 20 hanno visto lo svolgimento di cerimonie assortite. Addirittura in due consigli - quello del 23 aprile e quello del 25 luglio - non c'è stata l'approvazione di alcuna delibera”(Covre).
Dalla Libera come sempre cade dalle nuvole, non capisce. Già lo scorso anno diceva: “non capisco la scelta dell’Ulivo”(tribuna 4/3/07) e il Gazzettino del 4/3/07 scriveva che” lui, il Sindaco Pietro Dalla Libera, si sente la coscienza più che tranquilla”.
Oggi cosa dichiara? “Davvero non comprendo. Dovrebbero lamentarsi se avessimo trascurato i nostri compiti istituzionali.” Al che mi viene in mente l’obiezione, sempre pretestuosa naturalmente, a suo tempo sollevata da Martin:”Se il Sindaco dice che non ci sono argomenti istituzionali, è evidente che non c’è molta progettualità”(Gazzettino 4/3/07).
Dalla Libera poi, sempre nell’articolo del 20 febbraio, così continua:” Ricevere i cittadini in consiglio comunale è una maniera per avvicinarli alla vita pubblica”. Si tratta del vecchio leitmotif del “vogliamo coinvolgere i cittadini”(Tribuna 3/3/07), per meglio comprendere il quale ci soccorre il ragionamento logico sillogistico. Perciò: 1- Ricevere i cittadini in consiglio comunale è una maniera per avvicinarli alla vita pubblica; 2- in consiglio comunale si fanno le feste e si distribuiscono le medagliette; quindi 3- fare feste e distribuire medagliette durante i consigli è una maniera per avvicinare i cittadini alla vita pubblica. Quanta verità e saggezza!
Dalla Libera, non contento, si spinge pure oltre e dice:” Ebbene, per cinque anni ho vissuto l'imposizione della maggioranza precedente, che verso le 21.30 interrompeva il consiglio per uno spuntino con pane e salame (al quale Dalla Libera non ha mai dato un morso, vogliamo sperare, n.d.a.). Noi abbiamo cambiato, queste interruzioni non si fanno più, in compenso portiamo i cittadini nella sala consiliare”. Fantastico: ricorda tanto me da piccolo quando, rimproverato per aver fatto una cosa che non dovevo fare, tentavo di giustificarmi dicendo: “ma lo facevano anche gli altri!” . Comunque un dato è pacifico: pane e salame è male; distribuzione di medaglie,”festeggiamenti con torta e brindisi benaugurale”(tribuna 2/3/07) è bene.
Il giorno dopo, il 21 febbraio, cosa pensa bene di fare il Sindaco? Preoccupato che il Prefetto possa non abbracciare la sua filosofia in merito ai consigli, lo chiama “per capire se egli avesse intrapreso qualcosa riguardo Oderzo”(Gazzettino 21/2/08).
In pratica, le perplessità del Sindaco tradotte in domande al Prefetto devono essere state più o meno queste: sua eccellenza, dice che ho esagerato con le feste in consiglio? Non è che mi sbattete fuori dal mio adorato Comune, vero? No, perchè ci terrei a restare.
Stando al racconto di Dalla Libera il dialogo tra lui e il Prefetto si è svolto così:” All'inizio ho avuto come l'impressione che il signor Prefetto non riuscisse a capire di cosa stavamo parlando.[…] Sindaco, mi ha detto, se avessi avuto dei dubbi o delle perplessità, quanto meno le avrei scritto o l'avrei mandata a chiamare.” (Gazzettino 21/2/08).
Non posso saperlo, ma credo che alla fine della telefonata il nostro povero Sindaco abbia fatto un profondo respiro di sollievo.
Il 26 febbraio il Gazzettino continua sull’argomento. Nell’articolo sono presenti alcuni appelli(già presenti nell’articolo del 20 febbraio) al presidente del consiglio comunale, Bucciol, che, come è noto, nel gestire le discussioni del consiglio ha il potere “di togliere la parola quando è necessario. Vorremmo che questa facoltà la esercitasse con tutti, sindaco compreso, dato che il nostro primo cittadino in consiglio comunale è in perenne campagna elettorale”(Martin).
Sempre Martin, in risposta ad una lettera di alcuni genitori dei bambini delle scuole elementari Parise, che ritenevano che i figli non fossero stati ben accolti in consiglio, dice:”Quanto alle scolaresche in consiglio, noi siamo favorevoli alla loro presenza. Esiste il "Consiglio comunale dei Ragazzi", iniziativa che in altri Comuni viene attuata. Proponiamo venga svolta anche ad Oderzo, condotta dai ragazzi”. E questa sì è una proposta interessante, perché “consigliare” fa sempre molto bene!
Veniamo ora alla prima domenica di marzo, giorno in cui, come di consueto, il gruppo dei giovani di sinistra di Oderzo espone in piazza il giornale murale “Lo strillone”. E qui le cose si fanno interessanti perché emergono numeri e guiness dei primati. Secondo quanto riportato nel loro articolo, nel 2006 ci sono state tre premiazioni su dieci consigli, nel 2007 venti su sedici(!) e nel 2008(e il dato è solo provvisorio naturalmente, ma promettente visto che siamo solo a marzo) quattro su due. Quasi una premiazione a consiglio.
Dalla Libera, però, non se ne sta con le mani in mano e il 6 marzo risponde:” Vorrei che ci lasciassero lavorare in pace”(Gazzettino 6/3/07). A mio parere, rectius: vorrei che ci lasciassero festeggiare e fare campagna elettorale in pace.
Ovviamente per lui il problema non esiste, è tranquillo e felice come una Pasqua verrebbe da dire, visto il periodo e aggiunge che se si discute tardi di argomenti importanti ”Non [è] certo per le premiazioni, ma perchè le minoranze hanno fatto polemica sull'argomento per un'ora”. Già, ci sono anche i rompi scatole che la pensano diversamente da lui e che lo costringono ad un confronto dialettico di idee secondo il più genuino spirito democratico. Tutta invidia la loro!
Una nota: Dalla Libera sfoderando i numeri parla, per il 2007, di 18 consigli in cui sono stati prese 58 delibere. I giovani di sinistra invece ne indicano 16: bisognerà mettersi d’accordo. In ogni caso, ci siano stati 16 o 18 consigli, le 20 premiazioni restano ferme e la sostanza del discorso cambia poco.
Mi piace comunque ricordare quanto scriveva la Tribuna del 4/3/07: “70 punti trattati all’ordine del giorno, dei quali oltre il 50% dedicati a ricevimenti e premiazioni. Meno di una decina le delibere approvate in otto mesi, escluse nomine e formalità di inizio legislatura”.
La ciliegina sulla torta, poi, ci arriva immancabilmente dal nostro Sindaco Dalla Libera:”Questo dei consiglieri di minoranza è un vecchio modo di fare politica”. Anche questo un vecchio leitmotif già presente nell’articolo della Tribuna del 7/3/07 che riportava un comunicato di Cittadini uniti e Oderzo sicura nel quale si leggeva:”l’asse Martin-Covre rappresenta la vecchia politica bocciata dagli opitergini”. Se lo dicono loro…
Mi soffermo, in ultima, sulla dichiarazione di Dalla Libera che fa da titolo all’articolo citato del 6 marzo di quest’anno:”L’attacco viene da chi non vuole il Comune aperto ai cittadini”.
Ecco, questa frase, dato il contesto “festaiolo”, non vuol dire niente. Ragionateci sopra, pensateci bene, la conclusione è proprio questa: non vuol dire assolutamente niente, pura retorica.
Ben venga la partecipazione dei cittadini alla vita politica della città attraverso la presenza ai consigli, sono il primo a dirlo e da tempi non sospetti. Ma ciò può avere un senso se le discussioni alle quali assistono vengono riempite di sostanza. Non è questo il caso di premiazioni, di feste e via dicendo.
La “campagna elettorale permanente”, ecco quella è la vera vecchia politica.

Io partecipo
Alessandro Marchetti


p.s. Perdonate la dimenticanza: De Luca ovviamente non ha detto niente neanche questa volta.

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