La gioventù che partecipa-Oderzo

26 luglio 2007

Honolulu baby!


Siamo a fine Luglio. Gli studenti sono a casa da un pezzo ormai, quelli universitari stanno per finire la sessione d’esami estiva, Agosto si avvicina e con esso le vacanze.
E così anche il blog chiude e se ne va in ferie!
Non temete (e per coloro ai quali questo blog va giù di traverso, non esultate!) si riaprirà a Settembre! … E in cantiere ci sono già delle sorprese che spero in questi giorni di vacanza di preparare al meglio.
Senza contare che se ci saranno delle cose urgenti da farvi sapere non esiterò a scrivere, ovviamente.
In attesa di rivederci colgo l’occasione per ringraziare voi lettori che avete seguito in questo anno il mio blog e che lo avete arricchito di idee con i vostri commenti.
Un sentito ringraziamento a tutte le persone che hanno gentilmente collaborato (e lo hanno fatto gratia et amore Dei!...quindi grazie davvero!) e a coloro che hanno sostenuto questa iniziativa con spunti, idee e apprezzamenti.
Buone vacanze a tutti! Ci rivediamo a Settembre!

Io partecipo
Alessandro Marchetti

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24 luglio 2007

Una spiaggia a me, una spiaggia a te...reloaded


Non so se sia lecito da parte mia autocitarmi però, visto che siamo a fine luglio, in pieno periodo di giornate al mare, e visto che mi pareva un discorso ragionevole, vi ripropongo uno dei miei primissimi articoli “Una spiaggia a me, una spiaggia a te”.
Direi che le cose quest’anno non sono molte cambiate. Aggiungerei, anzi, alle mie considerazione sulle spiagge libere, la richiesta di altri basilari servizi: dal semplice marciapiede, per renderle più accessibili a tutti, ai servizi igienici, alle torrette di salvataggio, per renderle, almeno lì dove maggiormente frequentate, più sicure.

“Mi trovo assolutamente d’accordo con Beppe Grillo: non devono esistere spiagge private e spiagge libere. È un non senso. La spiaggia è spiaggia. Punto. E siccome è una cosa che appartiene a tutti, tutti dovrebbero poterne usufruire liberamente e gratuitamente. È invece cosa accade in Italia? Che la gran parte delle spiagge sono date in concessioni ai privati i quali, tra una cosa e l’altra, ti fanno costare una giornata al mare un occhio della testa. Per tutti gli altri, quelli che non vogliono dissipare il loro patrimonio arricchendo i ricchi, né vogliono alimentare questo paradosso molto italiano delle spiagge private, restano le “discariche”. Sì perché molte volte le spiagge libere sembrano più delle discariche che altro. Beh, dirà qualcuno, è “normale” che sia così perché se le spiagge libere diventano più belle di quelle private in queste ultime non ci va più nessuno; e poi pulire ha dei costi. Ovviamente ciò è vero, ma mi fa pensare che il concetto di normalità a volte è proprio strano! Per carità, uno non pretende una pulizia giornaliera, ma una adeguata cura delle spiagge libere, eseguita con una periodicità conforme alle esigenze concrete dei singoli posto, la si deve esigere. E non è mica una semplice questione di agio e comodità personale. Qui si tratta di sicurezza propria e dei bambini soprattutto. Ma è anche un discorso di bellezza delle nostre spiagge e di cura dell’ambiente.
Ora, come sempre le cose possono cambiare se le persone si fanno sentire. Io vado sempre nelle spiagge libere e due cose che ho notato negli ultimi tempi. La prima è che coloro che vanno nelle spiagge private si lamentano dei prezzi e decidono di spostarsi altrove. La seconda è che le persone che frequentano le spiagge libere aumentano ogni anno. Che non sia il caso di investire qualche risorsa in più nella direzione indicata sopra?”

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Alessandro Marchetti

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ODERZO PARTECIPA numero 18

Scarica e stampa il file pdf “ODERZO PARTECIPA numero 18 (giugno-luglio 2007)” collegandoti all’indirizzo www.oderzopartecipa.it/carta

“...da queste parti la partecipazione è spesso appesa al filo di una (contro)informazione...”

Io partecipo
Alessandro Marchetti

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22 luglio 2007

Evento culturale: presentazione del libro "Cosa cambia"

Vi segnalo questo evento culturale che si terrà a Motta di Livenza il 26 Luglio presso la “piccola libreria dietro l’angolo”.
Sarà presentato l’ultimo libro di Roberto Ferrucci “Cosa cambia”.
Per ulteriori informazione: http://www.lacastella.it/site/index.php?option=com_content&task=view&id=185&Itemid=1

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18 luglio 2007

http://bejvavalo.spaces.live.com/


Ogni tanto capita ancora di sentire chi sostiene che gli studenti e i giovani d’oggi non sono più quelli di una volta.
Sempre meno per fortuna. Ed infatti è una cazzata immane.
Ragazzi svegli e pieni di voglia di fare ce ne sono eccome.
Anzi, internet, con i siti e i blog, permette loro di esprimersi e farsi sentire ancora meglio di una volta. Perciò è vero che basta semplicemente volerli vedere questi giovani.
Qualche tempo fa, per esempio, vi parlavo di Francesco Benedet che con il suo blog http://mottaviva.blogspot.com/ affronta i problemi della sua città ma non solo.
Di recente, poi, è iniziata una collaborazione con il sito http://www.come2discuss.net/ gestito dal mio amico Daniele Danese, altro giovane mottense, e i suoi compagni di Università.
Oggi voglio parlarvi di un altro blog la cui autrice è Valentina Barbieri.
L’indirizzo del blog è http://bejvavalo.spaces.live.com/ .
Non vi nascondo che è una mia carissima amica e che ho il piacere di conoscerla da molto tempo.
Se ascoltate lei, vi direbbe che il suo blog è un “mezzo diario di bordo”.
Non è così. Credetemi, è davvero molto di più!
Innamorata delle Russia e della cultura di questo paese, vi guiderà attraverso le sue meraviglie, le sue curiosità e contraddizioni.
Ma tra i suoi articoli vedrete che si parla molto anche di musica, di letteratura, dei giovani e della vita.
E il tutto con una freschezza di idee, una brillantezza di stile e una carica di entusiasmo che è davvero invidiabile.
Vi consiglio caldamente di leggere (e ce ne sono di articoli!) il suo sito dall’inizio alla fine perché è pieno di sorprese, di pensieri splendidi e di cose da imparare.
Diciamo così: c’è chi consiglia il “libro per l’estate” ed io, invece, che vi consiglio il “blog per l’estate”.
Già, più che un semplice diario di bordo, direi proprio, usando un aggettivo caro a Valentina, che il suo è un blog “denso”!
http://bejvavalo.spaces.live.com/


Alessandro Marchetti

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14 luglio 2007

Quando i cittadini diventano una Spinè sul fianco…


Nelle pubblicità, quando la gente si sveglia alla mattina e si alza vede il verde, paesaggi stupendi e infiniti, da favola.
La realtà, ovviamente, è sempre un po’ diversa.
Infatti, chi è fortunato vede il suo giardino. E io in questo senso sono molto fortunato.
Altri invece vedono il proprio quartiere. C’è poi chi vede il condominio di fronte.
Gli abitanti di via Spinè vedono… le corriere. Quando si dice “la fortuna”!
Vediamo cos’è successo.
Il 7 Giugno esce la notizia (V. Gazzettino e Tribuna) che verranno collocati nel piazzale di via Spinè circa una trentina di corriere. Il Comune prende questa decisione perché la zona è migliore della precedente, il Foro Boario. Inoltre il piazzale verrà illuminato e la collocazione è solo temporanea.
Sembrerebbe tutto bello, ma ci sono più di un “però” e gli abitanti di via Spinè, insieme a quelli di via per Piavon e Magera, appoggiati peraltro dal capogruppo dell’Ulivo, non stanno a guardare e immediatamente fanno sentire la loro voce.
Tra coloro che guidano la protesta c’è Bruno Girotto che, in maniera chiara e altrettanto decisa, fa notare, esprimendosi più volte e pubblicamente, che la soluzione del Comune non è tra le più felici e per motivi piuttosto seri (V. Tribuna 10 Giugno; V. Gazzettino 16 Giugno; V. “il Dialogo” di Luglio).
Infatti, quanto a sicurezza c’è da notare che:
1-il piazzale si trova in prossimità di una doppia curva in cui c’è scarsa visibilità;
2-che, peraltro, la strada in cui si immettono le corriere è molto frequentata;
3-che l’uscita del piazzale interrompe una pista ciclabile e pedonale utilizzata da molte persone.
Quanto all’impatto ambientale e alla qualità della vita dei residenti, in particolare per chi abita a ridosso del piazzale, va considerato:
1-l’inquinamento atmosferico dei gas di scarico;
2-l’inquinamento acustico;
3-e il fatto che il tutto apparirà come un “pugno su un occhio” paesaggistico.
Il Comune, allora, come difende la fondatezza della sua scelta?
La mente di questa operazione è il vicesindaco, candidato alle elezioni per il centrosinistra, Bruno De Luca (V. Tribuna 7 Giugno).
Ora, De Luca sui giornali non è mai apparso molto durante questi mesi. Si è fatto sentire poco, ma non perché non ha lavorato. È che non ce lo ha fatto sapere.
Un suo momento di gloria comunque lo ha avuto.
Di lui, infatti, si è parlato un sacco quando ci sono state le dimissioni di dieci iscritti alla Margherita, tra cui alcuni membri “storici”, proprio con De Luca segretario, e i giornali titolavano “La Margherita sfiorisce” (V. Gazzettino del 22 Aprile).
Cose, insomma, che danno grandi soddisfazioni.
Ma torniamo ad oggi e vediamo cosa ci dice il nostro vicesindaco.
Innanzitutto ripete più volte che la collocazione delle corriere in via Spinè è provvisoria. Dovrebbe durare circa due anni.
E i residenti di questa “provvisorietà” ovviamente ringraziano!
Non saranno infatti “definitivamente incazzati”, ma solo “provvisoriamente incazzati”.
Che “provvisorio” voglia dire tutto è niente è un altro discorso.
Che, poi, l’assegnazione delle ex-caserme al Comune, in cui c’è l’idea di spostare il deposito delle corriere, dipenda non dal Comune, ma dal Ministero delle Difesa, è un altro discorso ancora.
E comunque due anni cosa volete che siano! Dicono che il tempo vola, no?
De Luca poi ci dice che il nuovo piazzale verrà illuminato.
E immagino ringrazieranno quelli che ci abituano di fronte e che alla sera magari vorranno dormire.
Parlando poi delle lamentele dei residenti di via Donizzetti, il nostro vicesindaco sembra voler tranquillizzare le famiglie di via Spinè.
Dice infatti: “oltre ai rumori e agli odori, i residenti (di via Donizzetti, n.d.a.) han(n)o dovuto sopportare anche danni alle loro abitazioni”(V. Gazzettino del 7 Giugno).
Beh, direi che va proprio bene, saranno contenti di saperlo gli abitanti di via Spinè! Meglio di così non poteva andare!
De Luca, inoltre, sottolinea che i costi dell’operazione non li sosterrà il Comune, ma la società di trasporti.
A parte il fatto che ci mancherebbe anche altro, fargli capire che il vero punto della questione è ben diverso sembra abbastanza difficile.
Quante alle imprese di trasporto sempre De Luca ci fa sapere che “entrambe le aziende di trasporti interpellate (grassetto mio, n.d.a) hanno dato parere negativo sulla collocazione in foro boario. Gli autobus risultavano essere in zona troppo isolata e fuori controllo”(Tribuna 7 Giugno).
Le aziende devono aver pensato, perciò, che assumere qualcuno che controlli costa. Più facile, quindi, spostare direttamente le corriere.
Domanda: ma se le aziende, come ha detto De Luca, sono state entrambe “interpellate”, è stato fatto altrettanto con i cittadini di via Spinè?
Sembrerebbe di no!
Ci fa infatti sapere Girotto che lui è “dispiaciuto in quanto, quale sostenitore dell’attuale amministrazione, pensavo che almeno venisse fatta una riunione con i residenti per informarli della decisione. Invece niente, veniamo a sapere le cose perché vediamo le betoniere al lavoro”(V. Gazzettino 16 Giugno).
Alla faccia della “partecipazione dei cittadini” di cui parla il Sindaco che con lodi sperticate autocelebra il suo operato (V. Tribuna 12 Giugno); del “confido anche nel Vostro prezioso aiuto, nei Vostri consigli e nella Vostra benevolenza. Con affetto” sempre di Dalla Libera, che potete leggere sul sito del Comune; e del “Se ci sono problemi specifici, invito i cittadini di via Spinè a segnalarceli. Siamo qui per risolverli” di De Luca (V. Gazzettino 7 Giugno).
Sempre per quanto riguarda De Luca, i giorni in cui diceva che “vivere in modo sano e confortevole e nel medesimo tempo salvaguardare l’ambiente è la sfida che la progettazione e costruzione dell’architettura dovrà affrontare in un futuro molto prossimo”, in cui parlava di “benessere abitativo” e “qualità dell’ambiente urbano” sono lontani (V. QUI Oderzo di Maggio).
Su una cosa comunque siamo tutti d’accordo: non ci sono problemi!
Dice De Luca:”I timori che ci hanno espresso i residenti ci appaiono leciti, ma l’allarmismo mi pare eccessivo”(V. Tribuna 7 Giugno).
Come sempre è tutto tranquillo, non ci sono problemi. Si vede che De Luca ha imparato bene la lezione di Dalla Libera.
Ed è tutto talmente tranquillo che già il 10 Giugno è partita la raccolta di firme. E sono sicuro che questa raccolta di firme peserà, eccome!
In conclusione, mi sento piuttosto d’accordo con Girotto quando, parlando delle ex-caserme, possibile futura sede del deposito delle corriere, dice “Personalmente propongo al Ministero della Difesa di riaprirle, un po’ di disciplina non farebbe male”.

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Alessandro Marchetti

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11 luglio 2007

Memorizzate!


Da bambino, alle elementari, il mio maestro mi faceva imparare le poesie a memoria.
Devo dire che per me non era un peso. Anzi, mi ricordo ancora la prima poesia che ho imparato. È una simpatica filastrocca di Gianni Rodari, un grandissimo autore di cui, purtroppo, ci si sta dimenticando e che varrebbe la pena riscoprire nelle scuole.
Il mio bravo maestro faceva imparare le poesie a tutti noi, piccoli e giovanissimi studenti, perché voleva sviluppassimo la nostra memoria e secondo me ha fatto una cosa buona.
Perché la memoria è importate per lo studio, per il lavoro ed anche nei rapporti sociali.
Il punto, però, è che una cosa è far sviluppare la memoria in modo intelligente e ragionevole. Tutt’altra cosa è costringere le persone ad enormi e inutili sforzi mnemonici.
Per capirsi, un blocco di parole imparate a memoria non serve a niente!
Ciò che conta davvero è memorizzare l’idea.
Gli studenti vanno stimolati non rincretiniti.
Io, per esempio, sono uno studente del quinto anno di giurisprudenza e per me la memoria è importantissima. Ma posso assicurarvi che gli articoli che ho imparato a memoria sono pochissimi e questo perché sapere leggi a memoria non serve a nulla. E chi ci prova, il giorno dopo non si ricorda più niente!
Quello che è veramente importante sono i concetti, le idee, gli schemi, le categorie e soprattutto le problematiche, di un tempo e di oggi.
Queste sono le cose che risvegliano la mente, che fanno lavorare il cervello, che ci consentono il progresso.
Perciò se un professore fa imparare a memoria ai suoi studenti i “Sepolcri” di Foscolo, per esempio, vuol dire che non ha davvero capito un ca…o!
E guardate che professori così purtroppo ce ne sono! Io non ho figli, ma sono sicuro che ci sono dei genitori tra i lettori del blog.
A loro dico: “incazzatevi con questa gente!”.
E non per fare un piacere a me, ma per i vostri figli e per la loro salute psichica!
Sia poi altrettanto chiaro, e qui mi rivolgo agli studenti, che non vi sto assolutamente dicendo di non studiare, anzi! Dico solo che se vi ordinano di fare qualcosa, domandatevi sempre perché.
Studenti di tutto il mondo, unitevi!

Io partecipo
Alessandro Marchetti

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04 luglio 2007

Cinema in biblioteca. Lista dei film-seconda parte


Sempre senza alcuna pretesa di completezza e invitandovi nuovamente a darmi una mano, continuo con la lista dei film per l’iniziativa “Cinema in Biblioteca”.


Lista dei film-seconda parte

Passando dal cinema italiano a quello internazionale, ci sono alcuni registi che non possono non essere conosciuti almeno per le loro opere più famose. Tra quelli a me più cari si trovano sicuramente Kubrick, Wilder, Welles, Malick e Coppola. Anche qui fare una selezione dei loro film è difficilissimo se non impossibile.


Kubrick
Rapina a mano armata (1955)
Orizzonti di gloria (1957)
Spartacus (1960)
Lolita (1962)
Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba (1964)
2001: Odissea nello spazio (1968)
Arancia meccanica (1971)
Barry Lyndon (1975)
Shining (1980)
Full Metal Jacket (1987)

Billy Wilder
Viale del tramonto (1951)
Quando la moglie è in vacanza (1955)
Testimone d’accusa (1957)
A qualcuno piace caldo (1959)
Baciami stupido (1964)

Welles
Quarto potere (1941) (nella versione originale sottotitolata)
Rapporto confidenziale (1955)
L’infernale Quinlan (1958)

Malick
La rabbia giovane (1973)
La sottile linea rossa (1998)

Coppola
Il padrino (1972)
Il padrino-Parte II (1974)
Apocalypse now (1979)
Tucker-un uomo e il suo sogno (1988)
L’uomo della pioggia (1997)

continua

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