La gioventù che partecipa-Oderzo

29 giugno 2007

“Loro”!

Cose che se te le raccontano quasi non ci credi.
Poi capisci che è vero.
Ti viene allora una strana tristezza dentro che si accumula a quella, tanta, già presente.
E infine si torna tutti quanti al proprio “lavoro”, al proprio “sudato stipendio” con la solita tragicomica frase nella testa: “Siamo in Italia!”
Ma chi l’ha voluta questa Italia? Chi?!

Vi invito a leggere questo articolo apparso qualche tempo fa ne “la Repubblica” di Filippo Ceccarelli.

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25 giugno 2007

L’alba dell’Anno Secondo


Nella vita un po’ di certezze ci vogliono. Ovviamente sono molto poche, ma di un paio almeno non se ne può fare a meno. E quando cadono anche quelle che si crede di avere, allora sì che succedono dei bei casini.
Vi faccio un esempio tratto dalla mia esperienza.
Io fino a l’altro giorno credevo di vivere nel mese di Giugno dell’anno 2007.
E invece no! Sbagliato!
Siamo all’alba dell’Anno Secondo!
E per fortuna che ce lo ha fatto sapere il nuovo Presidente della Protezione Civile, quello che, dopo le famose dimissioni di massa dei volontari del gruppo opitergino, era stato nominato (non eletto, almeno fino a una settimana fa) dal Sindaco Dalla Libera.
Si legge infatti nell’avviso di convocazione dell’Assemblea Straordinaria della protezione civile che “Chiuderà l’Assemblea un brindisi e lo scambio di auguri per le festività di Fine Anno.”
…festività di Fine Anno!
Ammetto che per un po’ tutto ciò mi appariva oscuro e confuso, però se ci pensate bene ha ragione lui!
Dalla Libera, che aveva nominato l’attuale Presidente, è stato eletto circa un anno fa e quindi adesso siamo… all’inizio dell’Anno Secondo dell’Era Dalla Libera! Chiaro no?!
Ormai le cose a Oderzo funzionano come per le dinastie antiche in cui si contavano gli anni dall’ascesa al potere dei capostipiti delle famiglie regnanti!
Perciò che dirvi ancora? Siate felici, brindate pure voi, buonanotte e Felice Anno Nuovo!

Io partecipo
Alessandro Marchetti

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19 giugno 2007

ODERZO PARTECIPA numero 16

Scarica e stampa il file pdf “ODERZO PARTECIPA numero 17 (giugno 2007)” collegandoti all’indirizzo www.oderzopartecipa.it/carta

“...da queste parti la partecipazione è spesso appesa al filo di una (contro)informazione...”

Io partecipo
Alessandro Marchetti

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Giovani, partecipazione politica e internet


Il settimanale “L’Azione” nel numero del 20 Maggio ’07, all’interno di un più ampio discorso sui giovani e la politica a cura di Francesca Nicastro, ha voluto dedicarmi alcune righe (per leggere l’articolo: http://www.oderzopartecipa.it/azione) . Volendo ringraziare l’editorialista e il redattore Tommaso Bisagno, ho scritto un breve intervento, che è stato pubblicato su L’Azione del 10 Giugno che di seguito riporto.


“Ne parlavo qualche tempo fa con una giovane scrittrice, Michela Murgia, e concludevamo che “non tutto il male viene da internet”.
Il web è un mare vastissimo, in cui si può trovare di tutto. Certo, presenta i suoi pericoli e non sempre è accessibile come vorremmo (virus, connessioni lente, ecc.).
Però, se lo si impara a conoscere e a sfruttare al meglio, ha delle potenzialità incredibili.
Sa essere, infatti, come dice giustamente Francesca Nicastro nel suo editoriale (V. L’Azione del 20/5/07) “la nuova frontiera della partecipazione giovanile, ritenuta fonte di informazione più libera e democratica dei media tradizionali”.
La rete è un luogo di scambio di idee, offre spunti di riflessioni e permette in modo estremamente semplice di far sentire la propria voce, di esprimere il proprio punto di vista. In una parola internet è un mezzo innovativo di “partecipazione” alla vita sociale. E non mi stancherò mai di dire, con le parole del grande Giorgio Gaber, che la libertà ha un senso se la si usa, che la “libertà è partecipazione”.
È vero che i nostri tempi ci hanno abituato ad una certa autoreferenzialità e “distanza dal cittadino” della politica, soprattutto nazionale, cose che tendono ad assopire questa voglia di partecipazione e collaborazione alla vita comune. Ci si vede più come spettatori che non come protagonisti della storia politica e sociale del proprio paese. E così la buona volontà viene a volte assorbita da un sentimento di accettazione, se non addirittura rassegnazione.
Ma questo pericolo di stasi si può e si deve evitare imparando ad essere di nuovo “liberi” nel senso più autentico della parola. Credo che proprio in questa “riscoperta della libertà”, internet, i siti web e soprattutto i blog, che permettono un’interazione tra chi scrive e chi legge, giochino oggi un ruolo fondamentale, in particolar modo nei confronti dei giovani che sono di solito i più recettivi verso questo tipo di novità.
Una delle persone che ha meglio colto e sviluppato questa potenzialità è Beppe Grillo, che come ho sempre riconosciuto è il mio modello. Nella mia città, Oderzo, ho proprio cercato di ricreare, in piccolo e per quanto mi è possibile, il suo impegno e la sua attività.
Quanto a coloro che mi chiedono se queste iniziative siano davvero utili, la mia profonda convinzione è che basta che anche una sola persona sia arricchita o semplicemente indotta a riflettere su ciò che dico perché io mi possa ritenere soddisfatto.
E certo mi fa piacere vedere che di tanto in tanto le mie riflessioni vengono pubblicate sui giornali locali e che taluni problemi sui quali ho puntato la mia attenzione siano stati presi in debita considerazione e talvolta anche risolti.
Come ho detto fin dal primo giorno in cui ho intrapreso questa avventura del blog, la partecipazione stimola la discussione, favorisce il passaggio di conoscenze e informazioni. Ed è sempre vero il detto che “se non sai non sei”. Se non sai non puoi formarti un’opinione, non sai come comportarti, come reagire. Sapere, informare, discutere e partecipare sono le cose che fanno crescere la civiltà nella nostra coscienza e nel nostro paese.

Alessandro Marchetti

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16 giugno 2007

L’acrilammide negli alimenti-terza parte

continua dal 14/6/07

Gli scienziati del NFA (Swedish National Food Administration) hanno calcolato che l’ingestione giornaliera di un uomo normale con un’alimentazione bilanciata è di circa 15/20 microgrammi di acrilammide. È stato scoperto inoltre che il nostro organismo possiede un sistema di detossificazione che riesce a filtrare ed espellere (senza danni apparenti) sino a 30 microgrammi al giorno di tale composto.
Gli studi epidemiologici hanno dimostrato tuttavia che la fascia di età 15-30 anni è spesso soggetta a sforamento di tale soglia in quanto, gli individui appartenenti a questa categoria sono mangiatori non occasionali di snack (soprattutto biscotti e chips) e cibi fritti (patatine dei fast food)!
Questi dati possono sembrare non importanti ma lo diventano non appena si focalizzano attentamente le ben note caratteristiche tossicologiche dell’acrilammide!
Il composto chimico causa danni al DNA e, in alte concentrazioni, anche al sistema neurologico e riproduttivo.
La glicinammide, una metabolica dell’acrilammide, si lega indelebilmente al DNA causando danni genetici che hanno portato, nei topi di laboratorio, a mutazioni e insorgenze di vari tipi di cancro.
La correlazione fra assunzione attraverso i cibi di acrilammide e insorgenza di tumori nell’uomo non è ancora del tutto stata provata: ci sono delle sperimentazioni in corso.
Gli studi conclusi hanno comunque dimostrato che cellule animali ed umane coltivate in vitro hanno subito mutazioni geniche con l’intake prolungato di dosi di acrilammide anche non troppo elevate.

Proprio per gli indiscussi effetti tossici dell’acrilammide e per la poca conoscenza degli studiosi riguardo la formazione della sostanza negli alimenti, sono necessari ulteriori e più approfonditi studi, che già ad oggi sono stati finanziati.
In attesa di ulteriori novità dal mondo scientifico, questi sono i consigli che l’OMS da ai consumatori:
consumare una dieta bilanciata che comprenda tranquillamente pane, pasta e altri derivati amidacei (in quanto consumandoli, in maniera adeguata, non viene superata la soglia giornaliera), evitare il consumo di alimenti fritti (patitine in special modo) e cercare di utilizzare un metodo di cottura che eviti l’esposizione dell’alimento a temperature troppo elevate per tempi prolungati.
Per finire c’è da sottolineare che i fumatori sono pesantemente esposti all’acrilammide la quale si forma durante la combustione dei composti che costituiscono una sigaretta…quindi:
MANGIATE SANO E NON FUMATE!

Erika Poretto


Bibliografia:
www.who.int/foodsafety/publications/chem/acrylamide_faqs/en/index
www.cfsan.fda.gov/dms/acryfaq.
www.konsumentverket.se/html-sidor/livsmedelsverket/engiformationakryl
en.wikipedia.org/wiki/Acrylamide

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14 giugno 2007

L’acrilammide negli alimenti

continua dal 12/6/07

Ma perché tanto interesse per l’acrilammide e che cosa c’entra con gli alimenti?

È presto detto: nel 2002 un gruppo di scienziati svedesi ha ritrovato tale molecola in molte preparazioni alimentari stabilendo che essa non derivava da contaminazione incrociata (ovvero il formulato non era venuto a contatto con materiali che la contenessero), ma da una produzione interna all’alimento stesso.
È da sapere che l’acrilammide è considerata dall’Agenzia Internazionale sulla Ricerca sul Cancro (IARC) come “possibile sostanza cancerogena per l’uomo” (gruppo 2°).
Negli alimenti l’acrilammide si forma da una reazione molto importante e significativa: la reazione di Maillard, che avviene tra zuccheri semplici (glucosio, fruttosio ecc…) e amminoacidi (i costituenti delle proteine).

Un team composto da scienziati svedesi, norvegesi, svizzeri, inglesi e americani, dopo anni di ricerche finanziate dall’Unione Europea, hanno concluso che l’acrilammide si forma solo quando il glucosio reagisce con l’amminoacido asparagina a temperature superiori ai 120° C.
I prodotti interessati sono, quindi, quelli ad alto contenuto in amido come patate, cereali e loro derivati, preparati utilizzando alte temperature come avviene durate la frittura, la rosolatura, la cottura al forno, alla griglia e allo spiedo.
Nei prodotti lessati, anche se ricchi di carboidrati, non sono state riscontate quantità di acrilammide tali da destare preoccupazione.

Vengono riportati qui di seguito alcuni alimenti amidacei, con le relative concentrazioni di acrilammide dosate:

PRODOTTI / CONCENTRAZIONE IN ACRILAMMIDE (microgrammi/Kg)
Patate lesse <30
Spaghetti <30
Riso <30
Pesce fritto 30 -39
Pizza <30
Pane bianco 30 – 80
Cereali per la colazione 150 – 200
Riso soffiato 250
Pop corn 400
Biscotti 200 - 250
Crackers 500 - 550
Patatine fritte 300 - 1100

La forchetta rappresentata in alcuni alimenti è rappresentativa del fatto che sulla produzione di acrilammide giocano molte variabili quali: concentrazione dei reagenti (zucchero ed amminoacido) temperatura di reazione (tanto più è elevata maggiore sarà la produzione della molecola), tempo di cottura (come per la temperatura).
In generale si può affermare che più un alimento amidaceo è colorato (la colorazione è dovuta alle melanoidine che si formano sempre attraverso la Maillard ma che non sono nocive), più acrilammide esso contiene in quanto la colorazione va parallelamente alla formazione di tale sostanza (doratura più o meno intensa del prodotto).

Gli scienziati del NFA (Swedish National Food Administration) hanno calcolato che l’ingestione giornaliera di un uomo normale con un’alimentazione bilanciata è di circa 15/20 microgrammi di acrilammide. È stato scoperto inoltre che il nostro organismo possiede un sistema di detossificazione che riesce a filtrare ed espellere (senza danni apparenti) sino a 30 microgrammi al giorno di tale composto.
Gli studi epidemiologici hanno dimostrato tuttavia che la fascia di età 15-30 anni è spesso soggetta a sforamento di tale soglia in quanto, gli individui appartenenti a questa categoria sono mangiatori non occasionali di snack (soprattutto biscotti e chips) e cibi fritti (patatine dei fast food)!
Questi dati possono sembrare non importanti ma lo diventano non appena si focalizzano attentamente le ben note caratteristiche tossicologiche dell’acrilammide!

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12 giugno 2007

Un’acrilammide al giorno…


Si è soliti dire che “anche l’occhio vuole la sua parte”. Ma appunto, vuole la “sua” di parte non tutta la torta.
Allo stesso modo una “sua parte” la vuole pure il gusto. Ma, non so voi, la fetta più grande mi piace sempre riservarla alla salute.
Il punto è che, chissà per quale motivo, non si dice mai che “la salute vuole la sua parte” o meglio lo si sa, ma ci si pensa poco.
Ora, di cose belle e buone siamo circondati tutti i giorni, ne conosciamo centinaia. Quello che conosciamo meno è come sono fatte.
E a dire il vero, in molti neanche lo vogliono sapere cosa c’è in quello che mangiano perché hanno paura di quello che potrebbero scoprire. È una delle stranezze della modernità alla quale, a quanto pare, ci si abitua presto.
A questo proposito oggi parliamo dell’acrilammide, una simpatica neurotossina sospetta di essere cancerogena e di causare problemi di fertilità.
Ma non ci sarà mica l’acrilammide nelle cose che mangiamo, vi domanderete.
Ebbene sì! Ma tranquilli, entro certe quantità il corpo riesce naturalmente a neutralizzarne gli effetti. È superata questa dose che, a quanto pare, potrebbero nascere problemi.
In Italia, come è ovvio e a differenza di altri paesi europei, di queste cose si parla sempre poco e male.
Allora ho chiesto aiuto ad una mia cara amica, Erika Poretto, studente di scienze e tecnologie alimentari presso l’università di Udine, perchè ci facesse un resoconto su cos’è l’acrilammide, come si forma e a quali risultati in ordine a questa è pervenuta finora la scienza.
Di seguito riporto il suo articolo.
Leggete con attenzione: sono cose che la “rubrica gusto” non vi dirà mai!

L’acrilammide negli alimenti

Un alimento è una matrice complessa; un’insieme di elementi fisici, microbiologici e chimici.
L’aspetto fisico può rappresentare lo stato naturale del composto oppure può derivare da una modificazione tecnologica studiata.
Sotto il profilo chimico, un alimento rappresenta un’insieme di carboidrati, semplici (glucosio e fruttosio) e complessi (amido e cellulose); proteine; lipidi; vitamine; sali minerali; sostanza antiossidanti naturali ecc…
Tuttavia all’interno di queste matrici si possono riscontrare dei contaminanti di varia natura:
• Biologica: batteri, virus, funghi, muffe,insetti ecc..
• Chimica: pesticidi, tossine (micotossine), metalli pesanti, ecc..
Grazie alle nuove norme europee sulla sicurezza alimentare (piano HACCP, pacchetto igiene, ecc..), per ognuno di questi contaminanti sono stati posti dei limiti soglia che i produttori, i commercianti e qualsiasi addetto alla manipolazione degli alimenti deve rispettare; in modo da garantire al consumatore un prodotto con un’elevata salubrità che si esplica appunto in un’elevata qualità chimica e microbiologica.
Recentemente è stato scoperto un contaminante per il quale sono stati posti dei limiti solamente per quanto riguarda i baby foods ovvero i prodotti per i neonati, lattanti e per la prima infanzia: l’acrilammide.

L’acrilammide è un composto chimico che si può trovare sottoforma di solido cristallino o in soluzione acquosa. Normalmente non viene utilizzata tal quale ma viene polimerizzata a poliacrilammide e copolimeri vari; sono questi ultimi che vengono impiegati come base chimica per la produzione di vari materiali; tuttavia quantità della molecola allo stato originale (non reagito) rimangono nei prodotti finiti.
Poliacrilammide e copolimeri si utilizzano nella produzione della carta, di tinte e di materie plastiche, nonché nel trattamento delle acque minerali e dei reflui. Sono presenti inoltre negli adesivi e in alcuni imballaggi per uso alimentare.
Queste sostanze sono impiegate anche nei laboratori di analisi (tecniche elettroforetiche).

Ma perché tanto interesse per l’acrilammide e che cosa c’entra con gli alimenti?

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ODERZO PARTECIPA numero 16

Scarica e stampa il file pdf “ODERZO PARTECIPA numero 16 (maggio-giugno 2007)” collegandoti all’indirizzo www.oderzopartecipa.it/carta

“...da queste parti la partecipazione è spesso appesa al filo di una (contro)informazione...”

Io partecipo
Alessandro Marchetti

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08 giugno 2007

Chiarimenti sulla questione della Protezione Civile di Oderzo

Pubblico i chiarimenti del Presidente dimissionario del gruppo della Protezione Civile di Oderzo, Silvano Sutto, con la quale si vuole porre la parole fine a quanto accaduto i giorni scorsi.

“Dopo tutto il grande parlare di questi giorni sulla questione della Protezione Civile di Oderzo, mi sento in dovere di fare alcune precisazioni.
Innanzitutto, il Sindaco era stato informato personalmente dal sottoscritto, delle mie intenzioni di dare le dimissioni dal gruppo. (V. lettera di dimissioni)
Questa mia scelta non è stata dovuta a problemi personali. Le mie, semmai, sono state “dimissioni personali”, come ribadito più volte a tutti i volontari presenti alla riunione la sera stessa.
E queste personali dimissioni, che ho rassegnato molto a malincuore, non hanno mai voluto condizionare la scelta degli altri volontari. Quelli di loro che hanno voluto seguirmi lo hanno fatto solo e soltanto perché convinti della bontà e fondatezza delle ragioni che motivavano questa decisione.
E puntualizzo che queste ragioni sono state la mancanza di collaborazione e considerazione da parte dell’Amministrazione di Oderzo, due cose essenziali per poter svolgere in modo consono ed efficiente le attività di Protezione Civile.
Per capirsi, non fa piacere trovarsi a dover pregare ripetutamente il Comune perché qualcuno di questa Amministrazione si presenti ad almeno una riunione del gruppo.
E’ pur vero che il Sig. Sindaco si è sempre premurato di ringraziarci pubblicamente. Belle parole, ma i fatti concreti sono tutta un’altra cosa.
Come già detto più volte, la Protezione Civile non ha colori, è Protezione Civile e basta.
Noi non siamo dipendenti di nessuno.
Vogliamo essere semplicemente d’aiuto dove c’è bisogno e rispondiamo nel bene e nel male delle nostre azioni.
E se ce ne fosse ancora bisogno, a sfatare le dicerie del colore della Protezione Civile, basta guardare le attività svolte nei primi mesi dell’anno. (V. tabella attività)
Ribadisco, poi, quanto già precisato dall’ex-assessore Marchetti, e cioè che sia la sede sia l’automobile sono frutto del lavoro svolto dai volontari e dalla precedente Amministrazione. Questo lo dico perché è giusto mettere i puntini sulle “i” quando ci vogliono.
Preciso, inoltre, che noi, come gruppo, ci siamo dati molto da fare in questi ultimi mesi per sistemare la sede di Magera (pulizie, stuccature, imbiancamento, verifiche e aggiornamento impianto elettrico).
In ogni caso, nonostante quello che è successo, la buona volontà nel sottoscritto e nei 18 volontari dimissionari non è venuta meno. È, anzi, viva ora come allora e per questo motivo siamo pronti ad intraprendere nuovamente attività per il sociale, in relazione alle quali la nostra mano è, come è nel nostro stile, aperta a chiunque, purché ci sia sempre un clima di reciproco rispetto e collaborazione.

Sutto Silvano

04 giugno 2007

http://www.come2discuss.net/


La rete sta dando vita e voce a molte iniziative.
Progetti che nascono “dal basso” animati da un’autentica e sincera volontà di darsi da fare.
Un po’ di tempo fa vi ho parlato del blog di Motta Viva gestito dal giovane mottense Francesco Benedet.
Oggi voglio parlarvi di un altro sito di informazione e discussione che non a caso si chiama http://www.come2discuss.net/
È curato da un gruppo di studenti dell’Università di Padova, tra cui Daniele Danese, un mio stimatissimo amico dai tempi del liceo.
Gli argomenti, l’impegno, ma anche l’entusiasmo sono molto forti e presenti in questi ragazzi. E credo che lo possiate ben vedere in questa presentazione del loro blog che mi hanno mandato e che con grande piacere pubblico.
La nostra collaborazione è già iniziata e sono sicuro porterà ad ottimi risultati!

Perdonate sin da subito i toni sicuramente troppo pomposi con cui inizieremo, prendetelo semplicemente come un modo di presentarci un poco buffo e nulla più.

Tutto ebbe inizio davanti a un tavolo di cucina sparecchiato, in seguito ad un abbondante pranzo e prima di uno dei consueti pomeriggi di pesante studio, “alleviato” da un caldo intenso e dal seducente profumo dell’estate capace di scoraggiare qualsiasi impresa scolastica. La poca voglia di immergersi in letture tutt’altro che avvincenti, il sonno del dopo pasto.... chissà: ecco allora che,
carta e penna alla mano, prendono vita i primi rudimentali e confusi schizzi di un’idea. Quello che quel giorno finì nero su bianco rimase per tutti i mesi estivi come tale, gli obiettivi più immediati erano purtroppo altri e ben più gravosi: ESAMI di fine anno.
Lasciato alle spalle il caldo torrido di agosto, e con esso anche alcune delle esperienze estive più significative degli ultimi nostri anni, ecco rispuntare quegli appunti... non avremmo potuto rimandare un’altra volta, a breve infatti ci attendeva l’inizio del nostro terzo anno universitario, l’ultimo della triennale! Fu allora il momento di spandere la voce, di coinvolgere gli amici, di allargare il giro insomma... di tradurre in concreto le idee... Quello che poi accadde è visibile, consultabile e “commentabile” da tutti.

Più precisamente

Siamo un gruppo di studenti dell’università di Padova e abbiamo voluto creare uno spazio di condivisione di idee, opinioni, notizie, commenti e esperienze, partendo dagli argomenti che più ci interessano, cercando di fornire un punto d’incontro per le persone più diverse che si possa raggiungere attraverso tranquillità di dialogo e di confronto. Da quasi 2 anni questo spazio continua ad arricchirsi; abbiamo avuto modo di conoscere nuove persone, di allargare il gruppo di amici, di entrare in contatto con altri giovani che amano scrivere sulla rete, di aprire dei brevi ma interessanti dibattiti su alcuni argomenti di interesse comune.... Da poco abbiamo aggiornato il nostro blog, nel tentativo di rendere i contenuti più facilmente accessibili e l’interazione più semplice ed immediata.
Nel sito è attivo un servizio di newsletter per permettere a chi fosse interessato di ricevere gli aggiornamenti dello stesso; sono presenti degli archivi fotografici e dei materiali audio-video concernenti appuntamenti che abbiamo seguito ed esperienze che abbiamo vissuto. Infine, come per la maggior parte dei blog in rete, è possibile per chiunque registrarsi e scrivere degli articoli o informare su appuntamenti ed eventi. In maniera più libera invece, è sempre possibile inserire dei commenti ai posts già pubblicati. La speranza è quella di allargare sempre di più la partecipazione e
di poter condividere sempre più idee oltre che materiali e notizie.

Per non dilungarci troppo ci fermiamo qui: non ci resta che invitarvi tutti a scoprire questa “idea” e a parteciparvi!!!

http://www.come2discuss.net/

I Ragazzi di Come2discuss”

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